“Festival della Ruralità”: Cassano continua a non esserci
Quando qualche settimana fa da queste pagine demmo conto del protoprogramma della prima edizione del “Festival della Ruralità” (leggi l’articolo), non mancarono le crititiche, i messaggi irridenti, le velate minacce di far mancare quel poco di pubblicità delle iniziative del Parco dell’Alta Murgia comparsa in una occasione su questo portale (probabilmente da parte di qualche giovine cassanese che si crede molto vicino ai vertici dell’Ente e dunque in vena di voler mettere alla prova il proprio “potere”).
Estrema gentilezza, invece, da parte della Presidenza dell’Ente guidata da Cesare Veronico che si offrì anche per un colloquio chiarificatore. Ma la questione, come si ebbe modo di chiarire, non era l’Ente Parco ma la politica del Comune di Cassano (e le sue mosse conseguenziali) in merito al Parco, alla sua tutela, alle possibilità di sviluppo che esso porta con sè.
Una presenza, quella di Cassano, che a nostro parere era andata del tutto sbiadendo sin quasi ad eclissarsi e non certo per colpa dell’Ente ma purtroppo per i demeriti di Cassano, di noi cassanesi e della nostra amministrazione. Che al contrario di molte altre che invece hanno capito quel che si può fare, è stretta da un ridicolo immobilismo.
Personalmente apprezzo da sempre quel detto che dice “le bugie vanno avanti e la verità viene dietro”, a poco più di un mese di distanza ecco che si palesa la verità ovvero l’esclusione di Cassano (di fatto) dal programma dell’evento che dall’8 maggio interesserà il territorio del Parco.
Il nostro paese, infatti, è coinvolto assieme ad Andria, Gravina e Minervino perchè presso la “Masseria Chinunno” si terrà una delle quattro giornate ma tutti sanno (o dovrebbero sapere) che la masseria Chinunno è in territorio di Altamura e non di Cassano e che i proprietari sono di Altamura: se si eccettua la presenza del Sindaco Di Medio, non uno dei relatori, degli esperti, delle testimonianze, dei gruppi di animazione proviene da Cassano.
Certo, dal programma iniziale nel quale Cassano delle Murge non c’era affatto (leggi qui) un piccolo passo è stato fatto (almeno c’è il nome nel programm!) e non ci interessa sapere se è anche merito nostro o meno perchè è ancora poco, troppo poco.
Possibile, infatti, che fra le 15 aziende agrituristiche davvero cassanesi non ve ne fosse una disponibile a ospitare la giornata del Festival? Possibile che fra i tanti gruppi ambientalisti cassanesi non ve ne fosse una disponibile a collaborare con Legambiente Puglia ed Ente Parco? Possibile che tra i tanti esperti, le tante aziende agricole a impatto zero sull’ambiente, i numerosi giovani che ogni giorno “fanno” il Parco e che vivono a Cassano non ve ne fosse uno pronto a rendere testimonianza di quel che vuol dire “ruralità” in questo pezzo di bellissima Puglia?