Attualità

La rivoluzione del porta-a-porta comincia a prendere forma

di medio brinao con bidoncini differenziata

Passa per cinque bidoncini di diverso colore la rivoluzione della differenziazione dei rifiuti domestici nella nostra cittadina. Quelli che il Sindaco Maria Pia Di Medio e l’assessore all’Ambiente Carmelo Briano hanno mostrato ieri pomeriggio alla cittadinanza in una sala consiliare finalmente piena e interessata (a dimostrazione che laddove ci sono fatti concreti, i cittadini rispondono).

Cinque bidoncini che raccoglieranno carta, vetro, umido, plastica e indifferenziato per far sì che sempre meno rifiuti possano essere conferiti in discarica con un indubbio vantaggio per l’ambiente e per le economie delle famiglie.

Il progetto – a oltre 16 mesi di distanza dalla prima presentazione, nel novembre 2011 – è arrivato nelle fase cruciali: una ventina di giovani cassanesi (appartenenti a tre associazioni locali ma anche singolarmente selezionati) andranno per le case e per gli esercizi commerciali del paese consegnando l’intero kit (bidoncini, calendario della raccolta, istruzioni) e spiegando di persona come fare la raccolta differenziata, quali tecniche adottare, cosa fare se ci si dovesse trovare in difficoltà, chi chiamare in caso di bisogno.

Nulla è stato lasciato al caso – ha detto il sindaco alla stampa presentando la fase cruciale del progetto – ma è ovvio che la rivoluzione cammina sulle gambe dei cittadini che hanno una serie di strumenti per fare al meglio la differenziata”.

E’ la comunità cassanese, insomma, che deve muoversi nel suo complesso e come ribadito dall’assessore Briano che ha parlato di una “squadra” che deve vincere assieme o assieme fallirà: “a chi fa melina – ha detto Briano – a chi attende, potrà andare bene per una-due volte ma alla terza pagherà”.

Di solito, infatti, il sistema della raccolta porta-a-porta funziona con due leve: le sanzioni e gli incentivi. Quali sono quelli previsti qui a Cassano, abbiamo chiesto al sindaco?

Gli incentivi per i cittadini – ha risposto la Di Medio – sono per adesso il non aumentare la tassa sui rifiuti ovvero differenziare al massimo ed evitare il conferimento in discarica; questo potrebbe anche permetterci di aumentare i giorni di raccolta; ma nel prosieguo del progetto, quando si riuscirà davvero ad abbattere i costi, si potrà pensare a incentivi economici reali in bolletta secondo il principio che chi più differenzia meno paga”.

Le sanzioni, invece, saranno più sicure: ci sarà tolleranza per le prime volte ma se ripetutamente un utente sarà sorpreso a far male la differenziata, a non conferire nei giorni e orari giusti o peggio a scaricare sulle Murge l’immondizia prodotta in casa, scatteranno multe salate visto che sia le forze dell’ordine che gli operai della ditta e, infine, gli Ispettori Ambientali che nei prossimi mesi entreranno in servizio, vigileranno sulla correttezza dei conferimenti.

Chi, invece, vigilerà sull’ATI “Tradeco-Murgia Servizi Ecologici” (la ditta che gestirà l’intero sistema di raccolta sul territorio e che ha già assunto cinque nuove persone per far fronte agli impegni dell’appalto) sarà lo “Studio Clima” di Bari su incarico del Comune: gli esperti, cioè, vigileranno affinchè tutto il contratto venga rispettato alla lettera e “il Comune – ha promesso l’assessore Briano – pagherà solo se lo “Studio Clima” certificherà l’avvenuta attuazione del servizio….disservizi – ha aggiunto Briano – non ce ne dovranno essere e non potrà più accadere, come fino a qualche mese fa, col vecchio appalto, che la ditta non paghi gli operai e questi iniziano a scioperare perché una clausola del contratto prevede che in casi come questo il Comune pagherà direttamente gli operai, scomputando l’equivalente sulla fattura mensile dell’ATI”.

Molte sono state le domande dal pubblico e le spiegazioni date dagli esperti sono sembrate esaurienti ma ovviamente occorrerà testare sul campo il progetto: si comincia dal 13 maggio nel centro storico e la zona di via Acquaviva; poi toccherà (Via Convento, verso la Zona industriale) quindi la zona 3 (la restante parte del paese) per far sì che tecnicamente entro il 31 luglio il progetto sia a regime.

Diverso, invece, per stessa ammissione degli amministratori, il reale passaggio da quel che è ora alla differenziata concreta e valida: “non sarà facile – ha detto il sindaco – far comprendere alla casalinghe o a coloro che in casa ci stanno tutto il giorno e producono rifiuti, che si dovrà cambiare modo di selezionare e di buttar via: ma ce la faremo!”.

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