Politica

Consuntivo 2012: le bacchettate del Revisore

Revisore dei Conti

 

Contratti di lavoro e settori improduttivi: si concentra su queste due voci la “bacchettata” che il Revisore Unico dei Conti del Comune di Cassano, il gallipolino Giovanni Francesco Conte (nella foto) rivolge agli amministratori cassanesi nella Relazione accompagnatoria al Bilancio Consuntivo 2012.

A cui peraltro il Revisore dà il via libera, essendo i conti in ordine e in perfetto equilibrio secondo la normativa corrente nonché rispetto del famigerato Patto di Stabilità.

Se, dunque, l’amministrazione Di Medio – secondo Conte – ha correttamente operato nel 2012 in via generale, le criticità si riferiscono a due punti.

Innanzitutto il ricorso a contratti di lavoro a tempo determinato di cui il Comune di Cassano fa largo uso, come d’altronde moltissime pubbliche amministrazioni. Sotto organico da tempo immemorabile (secondo la vecchia pianta organica, infatti, il Comune di Cassano avrebbe bisogno dai 40 ai 50 nuovi impiegati, a tutti i livelli!), il comune cassanese è spesso in affanno rispetto agli adempimenti da seguire e al personale effettivamente impiegato; a ciò si aggiunga la stretta, che dura da diverso tempo, rispetto alle consulenze esterne a cui il Governo centrale ha messo un freno che di anno in anno si fa più stringente. Che fare, dunque? Molte amministrazione si rivolgono alle società di lavoro interinale che fanno lavorare giovani con contratti di 3-6 mesi. Secondo il Revisore questa pratica striderebbe con la normativa degli enti locali, invitando il Comune a risolvere diversamente la carenza di organico.

Il secondo motivo di richiamo riguarda voci di spesa “improduttive” e in particolare il dito è puntato sul Polisportivo Comunale di via Grumo e sul servizio di trasporto per gli alunni, in entrambi i casi si tratta di “servizi a domanda individuale”. Per quanto riguarda il primo, il Comune spende annualmente circa 130mila euro per sostenere la gestione esterna, affidata – di proroga in proroga – alla società barese “Servizi Integrati” senza ricavarne un solo euro visto che gli incassi relativi alle strutture sono incamerati dalla società che si occupa anche della piccola manutenzione. Sul trasporto, invece, il Revisore critica il sistema secondo cui il Comune spende circa 200mila euro l‘anno (tra autisti, personale esterno, manutenzione dei mezzi, ecc.), incamerandone solo 20mila con un disavanzo, dunque, di 180mila euro.

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