Primo giorno di differenziata “porta-a-porta”: com’è andata?
“Tutto sommato, è andata bene”: l’Assessore all’Ambiente del Comune di Cassano, Carmelo Briano commenta così, a CassanoWeb, la prima giornata della raccolta differenziata porta-a-porta dei rifiuti, iniziata stamattina nel settore 1 (Centro Storico, via Acquaviva, zona san Gaetano).
Gli abitanti di questa parte del paese erano tenuti a conferire – nei secchielli color marrone – la frazione umida dei rifiuti (dalle ore 21.00 di ieri alle ore 6.00 di stamattina) e per la gran parte il conferimento è stato rispettato anche se occorre dire che cassonetti e bidoni stradali, in qualche zona, erano ancora lì, questa mattina alle ore 8.00 (come testimoniano le immagini scattate in piazza Rossani, via Roma, via Gramsci, via Galietti) e dunque qualcuno può aver avuto la tentazione di lasciare ancora una volta dentro o presso i cassonetti i rifiuti indifferenziati.
Lo stesso Briano ammette che qualcuno può averlo fatto, anche se molti dei bidoni erano stati rovesciati proprio per impedirne l’utilizzo e comunque entro oggi spariranno del tutto dalle strade e dalle piazze del settore 1.
Qualcun altro ha pensato di lasciare ancora una volta per strada le buste con l’immondizia, indifferente ad ogni richiamo ecologico e civile: gente che potrà usufruire di qualche giorno di tolleranza, poi partiranno le sanzioni.
“Ora – ha detto ancora Briano – con la società che verifica l’attuazione del contratto, vedremo se tutto ciò che il capitolato prevedeva è stato effettivamente compiuto e rispettato dall’ATI “Tradeco-Murgia Servizi Ecologici”.
Inizio “soft” dunque, per quella che è una vera e propria “rivoluzione” nel conferimento dei rifiuti e che tanto timore, alla vigilia, ha suscitato e in parte suscita: occorre, infatti, verificare sul medio-lungo periodo la tenuta del servizio soprattutto nelle zone più popolose di Cassano anche se il primo esperimento fa ben sperare. Per ora, stando a quanto ascoltato da parte del personale addetto alla raccolta, le maggiori critiche e perplessità riguardano il numero e la grandezza dei cinque bidoni consegnati ad ogni famiglia (umido, indifferenziato, plastica, carta e vetro) dato che non per tutti è facile ricavare presso le proprie abitazioni uno spazio che possa accogliere tutti i contenitori.
L’obiettivo, lo ricordiamo, è arrivare entro la fine dell’anno al 60% della raccolta differenziata.