Cultura

L’artista cassanese Mastroserio alla Biennale di New York

Nicola Mastroserio Biennale New York 2013

 

Nuova, prestigiosa performance per Nicola Mastroserio, l’artista cassanese che con il suo “Cellulismo” sta trasmettendo linfa nuova nel panorama artistico mondiale.

Mastroserio, in questi giorni, ha infatti completato la sua installazione (foto sopra) nel cuore di New York City, nella 5th Avenue, nell’ambito della Biennale 2013 di New York con un opera che riprende i concetti essenziali del “Cellulismo” di cui l’artista è ideatore e che potremmo definire come la capacità delle intelligenze di creare la vita nello spazio e generare mondi e concetti di vita”.

La Biennale di NY è nata da una idea del Pietro Franesi, collezionatore e gallerista internazionale, che la dirige, e si propone di dare ampio spazio alla ricerca di nuovi artisti e nuove forme d’espressione, in una città in cui il mercato si è imposto come protagonista incontrastato del mondo dell’arte contemporanea.

Franesi, ogni tre anni, seleziona giovani artisti provenienti da tutto il mondo per concentrare le loro opere e le loro idee in collocazioni non convenzionali della “Grande Mela”.

La caratura internazionale di Franesi si è incrociata con quella altrettanto mondiale di Mastroserio e del suo Cellulismo, dove – spiega lo stesso artista – “Creature, materia e intelligenze si intersecano in un modello etico, sociale, culturale in nuovi modelli di vita… “La vita” riassunta nel simbolo Universale della vita diviene il riferimento a tutte le opere nella forma e nei concetti. Il lavoro è molto più ampio e profondo e si fonde con teorie umanistiche elaborate nella propria coscienza e conoscenza”.

Secondo l’artista “antiche e moderne teorie sulla origine della vita si intessono in una nuova elaborata complessità evoluzionistica e si fondono nelle opere di pittura, la scultura, le istallazioni, gli scritti teorici, verso un futuro di conoscenza avanzata che sia di riferimento ad una elevazione dello status dell’umano verso un equilibrio esistenziale. Ovvio, obbligato, inamovibile, verso un futuro reale ed avanzato…La Pace nel Mondo, non servono scoperte, non servono tecnologie, non servono nuove conoscenze, se tutti, fratelli di una stessa esistenza, impediamo il diritto alla vita e alla libera espressione di ogni essere umano libero; con esso poniamo un muro insormontabile al nostro progresso… la vita vuole il progresso e se questo non sarà assecondato, non sarà l’uomo barbaro del terzo Millennio ad impedirlo”.

E’ lo stesso Mastroserio che definisce la sua opera presentata alla Biennale di New York 2013 “una limpida espressione di quel progresso che attraversa il muro sociale inspessito dagli interessi personali, dove la libera espressione nel rispetto dei diritti umani diventa veicolo di aggregazione concettuale e umanistica sommato al progresso che necessita lo svincolo soggettivo dalla condizione”.

Nuovo, prestigioso traguardo, dunque, per questo figlio della nostra terra che con discrezione e intelligenza è capaca di portare la cultura italiana nel mondo, rivisitandola secondo nuovi paradigmi.

 

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