Senza casa popolare, minaccia di darsi fuoco in Comune
Reclamava la casa popolare, a suo dire assegnatagli da 8 anni, un cittadino cassanese che questa mattina ha minacciato di darsi fuoco in Municipio, armato di una tanica di benzina e un accendino in mano, al primo piano presso l’Ufficio Servizi Sociali.
A bloccarlo, prima alcuni dipendenti comunali e poi i carabinieri della stazione di Cassano e agenti della Polizia Municipale, chiamati dal personale del Comune.
L’uomo – noto agli Uffici – è stato prima tranquilizzato poi condotto a più miti consigli.
Prima di deporre la tanica e l’accendino, ha voluto parlare personalmente col sindaco Maria Pia Di Medio che lo ha convinto a parlare pacificamente, promettendogli di verificare personalmente la questione.
Stando a quanto dichiarato dall’uomo, nelle graduatoria delle Case Popolari ci sarebbero persone che lo avrebbero scavalcato nella assegnazione dell’alloggio, circostanza tutta da verificare: da qui il gesto disperato.
Mattinata abbastanza movimentata al primo piano del Municipio: poco prima dell’episodio descritto in precedenza, infatti, altri due giovani che spesso frequentano i Servizi Sociali del Comune hanno chiesto ripetutatamente e con animo accesso di poter ottenere un lavoro, data la loro precaria condizione economica, in particolare di uno dei due che in passato ha lavorato con i “buoni-lavoro” del Comune.