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Progetto “Lame”: manca un nulla-osta del Genio Civile

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Un nulla-osta mancante del Genio Civile (sulla scorta di un Regio Decreto del 1904, mai abrogato) potrebbe essere il grimaldello giuridico col quale un nutrito gruppo di cittadini cassanesi sta predisponendo un ricordo al TAR Puglia sul Progetto “Lame”.

Il Progetto prevede una spesa di oltre 4 milioni di euro per realizzare due vasconi di raccolta a monte e a valle dell’abitato perché in caso di piogge torrenziali, gli stessi facciano da serbatoi per evitare l’allagamento del paese e della zona industriale come già successo negli anni scorsi.

Al voluminoso progetto mancherebbe, dunque, un nulla-osta dell’oramai quasi scomparso Genio Civile, una “carta” che nessuno, probabilmente, pensava fosse necessaria quando sia l’Autorità di Bacino che il Consiglio Comunale di Cassano hanno approvato e ratificato l’intervento.

Che a parere dei cittadini pronti a presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, è “pericoloso, inutile e dannoso” perché non risolverebbe alcun problemi idrografico ma anzi ne peggiorerebbe la situazione.

Il gruppo si incontrerà domenica 16 giugno alle 17.30 presso il “Pecora nera”, il pub sulla via per Santeramo per discutere della vicenda e decidere i passaggi successivi ovvero andare avanti con il ricorso al TAR o meno.

Prudente, per il momento, l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale cassanese: nei giorni scorsi il Sindaco aveva escluso ogni posticipazione dei termini di conclusione della gara d’appalto (il 21 giugno) ma poi sulla scorta di un parere motivato dell’Ufficio Tecnico Comunale il termine della gara è stato spostato al prossimo 15 luglio. Le ditte intenzionate a partecipare alla gara, infatti, hanno rilevato la complessità dell’opera contro i risicatissimi tempi di presentazione della candidatura.

 

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