Attualità

Avvistata “Kitt Supercar”: a Frà Diavolo…

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Contrada Frà Diavolo, piena zona residenziale. Una sera d’agosto come tante. Una leggera folata di vento, dopo il caldo delle ore precedenti. Si fissa spesso l’ampio spazio di cielo per vedere le stelle. Magari qualcuna cadente. (Magari qualche disco volante…)

C’è chi passeggia, chi decide – alla fine – di prendere l’auto per andare nel pieno centro di Cassano… Chi porta a spasso il cane. Chi rimane in silenzio e chi sta parlamentando coi propri amici, ed amiche, in vista di una cena.

Poi, dietro l’angolo, spunta fuori uno strano veicolo e delle luci non convenzionali: sembra provenire dalla Tv. Quella degli anni ’80… Un’Italia un po’ diversa dalla nostra.

 

Ma passano i secondi, e si stenta a credere ai propri occhi: è la KITT Supercar della serie Knight Rider!

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Ed anche l’auto si ferma: scende il dott. Ciro Marseglia di Bari, il proprietario. Ed è uno tra i più grandi appassionati della KITT in Italia. (Un serio collezionista di gadget originali del telefilm Knight Rider…)

Scende e sembra impegnato in una conversazione. E KITT (l’auto) gli risponde… Perfetto: fine di ogni privacy… Ecco che tutta la gente attorno non lascia più la strada e circonda il dott. Marseglia. All’interno dell’abitacolo di KITT ci sono le tipiche luci del telefilm ed alcuni schermi. Marseglia conferisce un ordine vocale a KITT… e uno di questi mostra dei video: brevi interviste televisive, Tg Norba, Telebari, e (a quanto sembra) anche un brevissimo spezzone della RAI.

“Questa è la KITT, la Supercar, o almeno quello che riportano le notizie fra Tv, giornali, internet od altro… perchè la verità è sempre a Hollywood… (Afferma Ciro Marseglia) …I giornali, comunque, riportano la notizia di 45 auto utilizzate nella serie dei film. Quattro rimasero disponibili dopo il 1986. Una, l’ultima delle quattro prodotte, è di proprietà dell’attore David Hasselhoff (poi noto anche a “Baywatch”); che ha prestato il volto del protagonista; Micheal Knight. La prima e la terza sono, per quanto ne so, all’asta, mentre la seconda è stata smantellata e venduta a pezzi… e proprio quest’auto ha la cornice ed il cruscotto originale… più la targa Knight del maggio 1982.”

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In realtà, di che auto si tratta?

“Questa è una Pontiac Trans-Am Firebird, che riporta l’acronimo Knight Industries Two Thousand: ovvero, la macchina del Duemila. È un Knight Rider: un cavaliere in corsa, che aiuta vecchi, bambini, orfani, e laddove c’è bisogno. Per me, è sempre stato un simbolo di giustizia. Un riferimento. Il cavaliere è una specie di eroe: e nel caso del telefilm, chi meglio di una persona che appartiene ad una fondazione può aiutare gli altri… Dico questo perché se oggi qualcuno vuole aiutare gli altri, come un cavaliere senza macchia e senza tornaconto, avrebbe bisogno di permessi e licenze speciali… non so, magari il consenso di un giudice o di una grande fondazione che ti rappresenti e ti tuteli. A parte questo… KITT, alla fine, rimane un simbolo. Un simbolo contro le ingiustizie e che salva vite umane. Magari, oggi, ci fosse per davvero un bel carro celeste per evitare, nel quotidiano, le piccole o grandi tragedie umane.”

Da quando tempo lei possiede la Supercar?

“Nel mio cuore, da quando è uscito il telefilm… Poco, ma sicuro. In possesso vero e proprio, dal 2008. L’auto proviene dall’America, tramite un pensiero fatto da amici e parenti. È una Pontiac prodotta nel 1991, assemblata in Italia come KITT con alcuni pezzi originali. Come avrei già detto a qualche giornalista del Tg Norba, ormai tempo addietro, ci vogliono circa 100.000 euro per farla saltare e andare su due ruote… Però ha dentro una telecamera, un computer… ma niente che possa entrare in contatto con le frequenze della polizia o trovare cose sotto terra… Il laser non ce l’ha più… Lo spegni-incendio è al momento disabilitato.”

Ma ha mai pensato di consegnarla ad un museo, magari in un domani?

“No… Non penso proprio. Nemmeno per idea. La terrò con me, forse la passerò a mia figlia.”

Quante riproduzioni di KITT esistono in tutto il mondo?

“Solo 192. Poi, per essere pignoli, ulteriori notizie, novità, si possono trovare anche su internet. Ma per me KITT è un simbolo, una passione. Il resto conta relativamente.”

Noto che si fermano a guardare la sua Supercar dai quarantenni ai diciottenni…

“Anche i più grandi o i più piccoli… L’età è solo una questione anagrafica.”

Attenzione: KITT, nei prossimi giorni, potrebbe essere in missione ovunque. A Cassano, ad Acquaviva e dintorni… E qui, una promessa cavalleresca: “Cassanesi ed acquavivesi, da oggi, possono sentirsi al sicuro.”

 

 

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