Politica

Tutti d’accordo: “porcellum” da rifare. Ma chi lo farà?

interviste 2013

 

Tutti d’accordo sul cambiare la legge elettorale: destra, sinistra e sfumature varie. Peccato che – parola degli invitati della prima delle “Interviste di Rilievo” organizzate dal Presidente del Consiglio Comunale di Cassano, Ignazio Zullo“i parlamentari contano praticamente nulla: a decidere sono i gruppi dirigenti dei Partiti”.

Se a dirlo sono politici di lungo corso come Palese (PdL) e Sannicandro (SEL) o giovani rampanti come De Caro (Pd) c’è, davvero, da rabbrividire in quale stato di prostrazione sia giunta la politica italiana che pur in presenza di un elefantiaco apparato parlamentare, fa decidere il destino della nazione e di 60 milioni di persone da poche elite.

Che nominano i propri cagnolini da riporto, i quali se non fanno come gli si dice, possono essere esclusi dalle prossime elezioni e dalle relative liste.

I tre ex consiglieri regionali a Cassano – accolti oltre che da Zullo anche dal sindaco Di Medio e dal coordinatore cittadino del PdL, Franco Antelmi, assessore al Bilancio – hanno ricordato i loro trascorsi politici proprio in via Capruzzi e, per De caro, l’esaltante esperienza al Comune di Bari dove c’è chi lo vorrebbe come sindaco dopo emiliano. E nello stesso tempo hanno raccontato lo spaesamento, quasi l’inutilità nelle immense stanze del potere romano dove si è un numero e nulla più. La colpa delle colpe sta nella legge elettorale, il famigerato “porcellum” che ha eliminato le preferenze, dato l’addio alla governabilità, avviato riforme incompiute. Una legge voluta dal centrodestra ma che il centrosinistra non ha affatto ostacolato, hanno spiegato gli ospiti in piazza Moro. Oggi tutti dicono di volerla abolire, quella legge ma nei fatti ciò dovrebbe significare che chi ha il potere (di compilare le liste, di nominare i futuri parlamentari, in definitiva di disegnare il potere personale e di pochi altri) dovrebbe cederlo. Non ci crede nessuno.

Diverso, invece, il parere sul governo delle larghe intese: se per Sannicandro è l’anticamera di quel che successe nell’Italia del ventennio fascista (un “colpo di Stato” perfettamente legale, con tanto di via libera del Parlamento a larghissima maggioranza), per De Caro e Palese è chiaro che i mal di pancia sono tanti e numerosi ma – ecco l’effetto del “porcellum” – si ingoia e si obbedisce, sperando nel futuro, in un ritorno ai normali rapporti di forze politiche e in una Italia che ce la farà di nuovo nonostante la classe politica.

 

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