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Veronico (Parco): “Convivenza tra bombe e murgia è contro natura”

Cesare Veronico

 

Nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina a Bari in occasione della presentazione dei Percorsi Ciclopedonali del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, il Presidente dell’Ente, Cesare Veronico, ha reso le seguenti dichiarazioni in relazione alla ripresa delle esercitazioni militari a fuoco nel territorio del Parco:  

“Alcuni giorni fa sono riprese le esercitazioni militari a fuoco nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, nonostante la sospensione delle attività dei poligoni a settembre alla luce di quel principio di incompatibilità che avevamo sollevato e che è stato riconosciuto dalla Comunità, da Federparchi e dalle principali associazioni ambientaliste italiane.  Ma da oggi  la questione ha respiro nazionale, su più livelli: non è più Davide contro Golia, non è più una questione limitata all’Ente Parco Nazionale dell’Alta Murgia e alle forze armate che operano sul territorio.

Nelle scorse settimane abbiamo ascoltato l’annuncio della ripresa delle esercitazioni a ottobre e novembre dalla voce dello stesso Ministro della Difesa, Mario Mauro, venuto appositamente in Puglia per ribadire la sua decisione: il messaggio non era esclusivamente al Parco Nazionale dell’Alta Murgia ed era la prima conferma di quanto questa situazione avesse assunto una dimensione nazionale.

Lo stesso ministro evocava, nelle sue dichiarazioni, che si instaurasse un dialogo. Non è stato l’unico: sono giunti ripetuti inviti al dialogo da parte della commissione ambiente, del presidente del Consiglio regionale, del capogruppo regionale del PdL. Ma da quattro mesi io chiedo un dialogo con i militari e nessuno ha creato realmente i presupposti.

Ho chiesto io stesso al Ministro Mauro di essere ascoltato, con una lettera inviata il 13 settembre;  allo scadere di tre settimane di attesa senza risposta ho chiesto e ottenuto un confronto con chi si è assunto degli impegni chiari, a riguardo.

Mi sono recato aI Ministero dell’ambiente: mi è stato comunicato che l’argomento delle servitù militari nelle aree protette è entrato tra le priorità nell’agenda del Ministro Orlando che ha fatto sua la questione e si è impegnato a parlarne al più presto col Ministro della Difesa per capire quale possa essere lo strumento da adottare per giungere a una definitiva soluzione della vicenda.

Abbiamo ricevuto pubblicamente sostegno del presidente della Regione, Nichi Vendola, che ha scritto una lettera al Ministro Letta  riconoscendo quelle che sono le sue responsabilità come amministratore regionale e chiedendo un confronto con il governo partendo da queste responsabilità.

Il presidente di Federparchi nazionale Giampiero Sammuri, infine, attualmente impegnato nella riforma della Legge Quadro 394 che istituisce i Parchi, mi ha assicurato che inserirà il principio di incompatibilità nella proposta di variazione del testo della legge.

Mi sembra che quanto io ho detto al ministro è diventato un assunto definito: la convivenza tra carri armati e bombe e falchi grillai, lupi e camosci è contro natura.

E contro la legge e gli impegni scritti.

Le ultime esercitazioni di primavera, che si sono tenute senza una comunicazione all’Ente, hanno infatti violato il protocollo d’intesa sottoscritto nel 2007. Un protocollo figlio dell’ordinamento militare secondo il quale le esercitazioni vanno decise tra l’Ente Parco e le Forze Armate. Questo non è mai avvenuto.

Sono stati inoltre violati gli articoli 6 e 11 della legge quadro 394/1991 sopra menzionata.

È stato violato, infine, l’allegato al decreto istitutivo del Parco Nazionale dell’Alta Murgia.

Da parte mia, ho dato mandato al direttore dell’Ente, ai nostri tecnici e agli amministrativisti di verificare quali azioni si possano intraprendere per tutelare l’Ente Parco. Tali azioni, ne sono certo, non saranno mai assunte perché siamo entrati in una fase diversa.  Confidiamo che queste violazioni vengano discusse e affrontate in un confronto aperto sul piano nazionale e abbiamo fiducia che tutti gli attori in campo fin qui citati tengano fede ai propri impegni”. 

 

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