Attualità

Del Re: Pptr (e non solo) come Piano per lo Sviluppo

conferenza PPTR al liceo
 

Scontro tra tecnici. O meglio: fra diverse generazioni di tecnici, ingegneri in particolare.

E’ la sintesi che meglio raffigura quanto avvenuto lo scorso 9 ottobre nell’incontro organizzato dal consigliere comunale e coordinatore di SEL cassanese, Davide Del Re sul nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Pugliese (PPTR).

Da una parte gli ingegneri che pensano a come fare più rapidamente per raggiungere il risultato di costruire e accontentare il cliente o a come il Parco dell’Alta Murgia può risarcire i proprietari dei terreni che rientrano nella perimetrazione; dall’altra quelli più giovani che guardano al territorio oggi e immaginano già a come sarà fra 15/20 anni.

In fondo il PPTR è tutto qui: fotografare l’esistente, proiettarlo a lunga scadenza e immaginando un percorso chiaro e condiviso per arrivarci. Senza fare più danni di quel che già sono stati fatti.

La serata, presso il Liceo, ha attirato numerosi ascoltatori, anche provenienti dai paesi vicini per assistere ad un confronto con la vicepresidente della Giunta Regionale nonché “madre” del PPTR, Angela Barbanente ma è stata proprio la Barbanente la grande assente della serata, impegnata a Roma in una riunione sul Piano.

Attesi inutilmente fino all’ultimo anche i sindaci di Acquaviva, Davide Carlucci e di Santeramo in Colle, Michele D’Ambrosio. L’organizzazione si è scusata parlando di impegni improvvisi da parte dei due amministratori ma non è escluso che la loro assenza sia stata voluta, per evitare una sgarbatezza nei confronti del sindaco di Cassano, Maria Pia Di Medio che non è stata invitata al convegno.

Fatto sta che a parlare sono rimasti il Presidente del Parco dell’Alta Murgia, Cesare Veronico, l’ing. Francesca Pace, Dirigente del Settore Urbanistica della Regione Puglia, il consigliere comunale e provinciale Giuseppe Gentile.

Gentile, confermando la sua decisione di non proseguire nella politica attiva dopo 30 anni e più di vita amministrativa nei diversi enti. “Concluderò il mio mandato in Comune e in Provincia – ha detto il consigliere dell’Italia dei Valori – ma voglio far spazio ai giovani con questa mia irrevocabile decisione”.

L’ex primo cittadino di Cassano ha poi parlato della sua esperienza amministrativa decennale quando, dopo anni di stallo, riuscì a far approvare il Piano Regolatore Generale del paese – tutt’ora vigente – con le prescrizioni rilevate dalla Regione: “fui crocifisso per aver detto che una parte delle Murge non ancora devastata andava salvaguardata; ma quel sindaco da tutti screditato, ha poi vinto sessanta ricorsi tra TAR e Consiglio di Stato che gli hanno dato ragione”.

“Vedo grande affinità e contiguità fra il PPTR e il Parco dell’Alta Murgia perché entrambi fanno della sensibilità ambientale non uno slogan, come spesso succede, ma un concreto terreno di sviluppo”: il Presidente dell’Ente Parco dell’Alta Murgia, Cesare Veronico ha affermato che coloro che attaccano il Piano “in realtà non lo vogliono” poiché esso va in una prospettiva nuova che parla di sviluppo sostenibile, economia verde, attrattività turistica.

Ovvero una economia nuova e diversa che ancora si stenta a concepire ma che è realtà in tante parti del globo. Ecco perché il Parco sta già operando, ha spiegato il Presidente, come volano di sviluppo per molti territori. Tante iniziative del Parco, in collaborazione con le aziende agricole, con i Comuni, con le associazioni, mostrano che si può fare lavoro e sviluppo anche in questo modo e non solo sfruttando a più non posso quello che ci circonda.

Veronico si è poi soffermato sulla vicenda delle esercitazioni militari nel Parco “incompatibili con la natura e soprattutto contro legge” dato che se si parla di aree da proteggere, non si può farvi entrare bombe e carri armati. La battaglia di Veronico è oramai una battaglia nazionale, che interessa tutte le aree protette, non solo l’Alta Murgia ed ha coinvolto tutti gli enti. L’ing. Pace ha illustrato le finalità del PPTR, non prima di aver spiegato che sin dal 2007 gli Uffici Regionali vi lavorano alla stesura e dunque, anche con diversi incontri sul territorio, i diversi passaggi sono stati spiegati, condivisi e aggiornati sia con gli enti locali che con le diverse realtà dei portatori di interessi. “Il PPTR non aggiunge vincoli rispetto all’esistente ma si prospetta nel futuro, ha aspetti ambiziosi e propositivi” ha detto la Dirigente regionale.

Fra i punti qualificanti del Piano ci sono, ha spiegato l’ing. Pace, “la riprogettazione del confine fra città e campagna: basta con il costruire all’infinito, consumando suolo e spazio; proviamo e costruire là dove vi sono già insediamenti umani, a recuperare, a ristrutturare….”. Si è parlato, dunque, di aree dismesse da riconvertire, di piccoli impianti di energie alternative, di far tornare alle loro funzioni originarie le lame (“corridoi ecologici”), i parchi, le zone verdi. Contemplando sempre più una “mobilità lenta” (piste ciclabili, sentieri) che possa interscambiarsi con diverse modalità.

Fra le tante, varie altre cose l’ing. Pace ha spiegato che il Piano prevede linee guida su come intervenire sui manufatti esistenti nelle diverse aree regionali (le 11 di cui si compone il Piano) per un corretto recupero e la loro salvaguardia. Alla base di tutto, insomma, c’è una chiara filosofia: quello che ci circonda è la nostra ricchezza e non possiamo più dilapidarla scriteriatamente come finora si è fatto nel segno del “lasciar fare” che tanti danni provoca a tutti i livelli; governare lo sviluppo e indirizzarlo verso orizzonti sostenibili è il compito che il Governo Vendola, con il PPTR, si è dato.

La serata si è poi conclusa con le risposte tecniche dei relatori agli interventi ed i saluti finali.

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