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Daniela Caponio: “Al Liceo bisogna potenziare ed innovare”

dirigente liceo

A poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, abbiamo incontrato il nuovo dirigente scolastico del liceo scientifico – classico “Leonardo da Vinci – Platone”, la prof.ssa Daniela Caponio, originaria di Santeramo, con alle spalle anni di insegnamento a Bari e un anno come dirigente scolastico presso il Circolo didattico “Tommaso Fiore” di Gravina. Una preside giovane e dinamica, determinata a far crescere il liceo cassanese e i suoi studenti.

 

Quali sono, ad un mese dal suo nuovo incarico, le sue considerazioni?

Il liceo è sicuramente un’istituzione che presenta diversi punti di forza, così come alcune criticità, ma possiede un elemento importante: la qualità dell’insegnamento. Ho potuto notare la presenza di docenti preparati, docenti che hanno instaurato un rapporto positivo con gli studenti e con i genitori.

Penso che per il paese, il liceo è e deve essere un’opportunità da sfruttare e potenziare e per un cittadino avere la possibilità di iscrivere il proprio figlio ad un liceo, nel paese in cui vive, è un privilegio.

 

Dunque, un’accoglienza positiva?

L’accoglienza è stata più che positiva. La fascia d’età degli studenti è abbastanza problematica e per me nuova, ma è tutto un campo da scoprire e per questo ci saranno i docenti ad aiutarmi. Voglio che gli studenti debbano avere come primo punto di riferimento il corpo docenti, per apprendere valori e principi e realizzarsi al meglio per il futuro. Quando sono arrivata, nel consueto giro per le classi, ho detto una sola cosa ai ragazzi: cercare di capire in quale campo vogliono specializzarsi. Certo, alla loro età è difficile, ma è giusto, nella società di oggi, iniziare da subito a riflettere sul percorso da intraprendere.

 

Come è andato l’andamento delle iscrizioni?

È andato abbastanza bene, direi, poi vedremo come andrà dal prossimo gennaio. E vorrei, anche attraverso il giornale, rilanciare il mio invito alla Provincia di farsi carico di un programma di ristrutturazione e ampliamento degli spazi. Mi sono trovata nella condizione di inserire una classe in auditorium per fare lezione, dunque, spero in un intervento in modo tale da ampliare gli spazi adeguati ai bisogni degli studenti.

 

Quali saranno i suoi punti di forza?

Le mie intenzioni sono innovare e svecchiare l’insegnamento, introducendo novità, attraverso la tecnologia, in campo didattico, sfruttare questa dimensione per intervenire tempestivamente sui problemi e sui bisogni dei ragazzi. Dunque, potenziare gli apprendimenti, aiutarli a seguire il proprio percorso professionale e rafforzare il senso di comunità della scuola.

 

Proseguiranno i progetti già avviati negli scorsi anni? E quali saranno le novità?

I progetti avviati continueranno ad essere portati avanti, come per esempio la rassegna teatrale “Dr@ma” e anzi, cercherò di espanderla e di coinvolgere maggiormente la partecipazione dei paesi limitrofi. In realtà, stiamo realizzando progetti ex novo, voglio puntare al rapporto scuola-lavoro in collaborazione con l’Università, i ragazzi potranno svolgere esperienze di stage nelle imprese stesse; inoltre, tra i Pon ottenuti quest’anno, ci sarà un importante corso che prevederà l’insegnamento di alcune discipline interamente in lingua inglese.

 

L’ex dirigente, Tina Gesmundo, ha dato anche molta importanza al rapporto con il territorio. Intende proseguire su questa scia?

Non solo intendo seguirla, voglio rafforzare questo rapporto, coinvolgendo gli enti locali e le imprese.  

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