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SUAP: il Comune si affida a “Murgia Sviluppo”

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Cassano si affida ancora una volta alla società consortile “Murgia Sviluppo” (di cui fanno parte 19 Comuni) per gestire il proprio Sportello Unico delle Attività Produttive (Suap). Un rapporto che dura dal lontano anno 2000 e che tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute a Piazza Moro hanno confermato, così come successo ieri sera nel corso del Consiglio Comunale.

La società “Murgia Sviluppo”, con sede ad Altamura, si è trasformata nel corso degli anni, diventando da società privata, partecipata da alcuni Comuni, a società consortile a capitale interamente pubblico, in cui tutte le risorse sono a carico degli enti che vi partecipano, in proporzione alla popolazione residente (per il 2013, il Comune di Cassano verserà poco più di 6.400 euro).

Ma l’approvazione della Convenzione e dello Statuto della nuova società non lascia tutti soddisfatti, anche nella stessa maggioranza che tuttavia – essendo ormai trascorsi i tempi utili per aderire – non aveva altra scelta che sottostare alle condizioni dettate da “Murgia Sviluppo”. Che vedono sensibilmente aumentare le tariffe a carico delle imprese che si rivolgeranno al Suap, mediamente del 50% (ad esempio: chi deve istruire una pratica per chiudere una attività, pagava finora 10 euro ma ora ne dovrà pagare 15,00). La “scusa” è che a parità dei costi di gestione della struttura (che impiega otto persone) sono in calo, data la crisi economica, le pratiche da istruire e dunque è stato necessario ritoccare al rialzo le tariffe.

Molto critici, sul punto, i due gruppi di opposizione: per “Nuova Ideadomani” il consigliere Davide Del Re di “provvedimento illegittimo” e di “approccio sbagliato” da parte del Comune dato che la scelta di aderire in questo modo a “Murgia Sviluppo” è stata bocciata dalla Corte dei Conti con un parere del febbraio del 2012: “questo è un escamotage – ha spiegato Del Re – che vi porterà nuovamente fuori strada visto che qui si parla di funzioni amministrative e non di servizi da poter affidare all’esterno”.

Anche il Partito Democratico, per bocca del capogruppo Rico Arganese ha mostrato tutte le perplessità che l’argomento a suo parere denota: “occorre razionalizzare la gestione della società non scaricare i costi sulle imprese o sui Comuni, con l’aumento delle tariffe” ha spiegato Arganese. Che nel suo intervento ha evidenziato numerose incongruenze nel comportamento della “Murgia Sviluppo”. Ad esempio: “inseriscono un Collegio dei Revisori, che dunque ha costi non indifferenti, quando invece per legge è possibile adottare un Revisore Unico, che abbatterebbe i costi di funzionamento della struttura”.

La Di Medio ha spiegato che le Conferenze dei Sindaci chiamate ad esprimersi sulla questione “sono state assai focose”: qualcuno se ne è andato (il Comune di Gravina), qualcun altro ha chiesto spiegazioni in tema di personale (quello di Minervino) ma purtroppo pare che di alternative ve ne siano poche perché si tratta di far da sé (con costi alti di gestione e personale specializzato che manca) o affidarsi alla Camera di Commercio di Bari (le cui tariffe sono ancor più alte).

“Vogliamo bene alle imprese del nostro territorio – ha detto nel suo intervento conclusivo l’assessore Franco Antelmie nel solco di quanto già fatto dalle precedenti amministrazioni, approviamo il punto”.

I provvedimenti sono passati con il voto favorevole della maggioranza e quello contrario delle minoranze.

In precedenza, all’unanimità, erano state approvate alcune modifiche al verbale della scorsa seduta del Consiglio richieste dal Consigliere Giuseppe Gentile (stasera non presente in aula, assieme a Giulia Masiello e Michele Castellaneta).

I lavori, invece, si erano aperti con una lamentela del capogruppo di NID, Teodoro Santorsola sul mancato funzionamento delle commissioni consiliare a causa della latitanza dei consiglieri di maggioranza ed una serie di interpellanze sulla mancata attivazione del semaforo in Villa (lampeggiante da quasi 3 mesi), sulla pulizia del centro storico, sui costi dell’appalto del servizio di igiene urbana, sulla mancata progettazione di interventi sulle scuole in risposta ad un Bando regionale, sui pochi loculi in costruzione al Cimitero.

Tutti argomenti che approfondiremo in un successivo articolo.

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