Anita: il 20 l’udienza d’appello. Sit-in delle mamme
Non mollano le “mamme di Anita”, l’undicenne cassanese affidata dal Tribunale di Bari ad un Istituto del capoluogo, che dopo aver tolto la patria potestà ad entrambi i genitori a causa delle tensioni e dei conflitti fra gli stessi, ha ritenuto doveroso rinchiudere la piccola sotto la custodia di una tutrice.
Per il giorno 20 novembre, alle ore 10.00, le “mamme di Anita”, un gruppo spontaneo di donne cassanesi che conoscono la situazione della piccola e l’hanno presa a cuore, hanno organizzato un sit-in dinanzi al Palazzo di Giustizia, in via Crispi: una manifestazione pacifica e civile, con cartelli e striscioni, per spiegare alla pubblica opinione quel che sta succedendo e le possibili soluzioni che non sono certo il ricovero coatto in un Istituto (fra l’altro aboliti dalla recente legislazione italiana ma di fatto ancora esistenti ed operanti) bensì, nel caso, una casa famiglia.
Per quel giorno, infatti, è prevista l’udienza di appello sulla decisione del Giudice minorile, presentato dalla madre di Anita e dunque potrebbe esserci una svolta nella intricata vicenda.
Già nelle scorse settimane, le “mamme di Anita” avevano organizzato un presidio di protesta e sensibilizzazione dinanzi all’Ospedale “Miulli” di Acquaviva (leggi l’articolo) nei giorni in cui l’undicenne era stata ricoverata per alcuni problemi di salute.
Al momento, la piccola si trova presso l’Istituto e dallo scorso 4 novembre (quando fu prelevata dal “Miulli” dalla Polizia) non vede nessuno della sua famiglia, né la pediatra che l’ha in cura bensì solo la tutrice, una signora barese assegnata dal Giudice.