Politica

Il Comune di Cassano resta con la TARSU. Che aumenta del 5,5%

sindaco e Antelmi

Il Bilancio di Previsione che questa mattina si discute in Consiglio Comunale contiene, fra le varie misure, l’aumento della tassa sui rifiuti (Tarsu), decisa dalla Giunta per sopperire all’aumento dei costi di conferimento in discarica per la parte “indifferenziata”.

Altre grosse novità non ve ne sono in questo documento contabile  sottoposto ad un vero e proprio “tour de force” con diversi malumori da parte delle minoranze che non hanno potuto sviscerare il Bilancio nella sua interezza nelle Commissioni Consiliari.

Il “Patto di Stabilità” interno è salvo, almeno per quelli che sono i dati fino alla fine dell’anno. E su poco più di 16 milioni di euro (fra entrate e spese), i dati positivi non mancano accanto a qualche ritocco.

Cominciamo da questi: premesso che il Comune di Cassano resta nell’ambito della Tarsu (i Comuni potevano optare per l’adozione della Tares, tra poco sostituita con la IUC) e ci sarà un aumento del 5,5% per i cittadini rispetto a quanto pagato nel 2012 e questo per compensare in parte l’adeguamento ai costi di conferimento e smaltimento dei rifiuti in discarica.

“Siamo davanti ad un vero e proprio “cartello” da parte delle imprese che gestiscono gli impianti – dice Antelmi spiegando l’aumento – che senza che la Regione Puglia muova un dito, fanno passare le tariffe di conferimento, ad esempio, da 75 euro a 96 euro a tonnellata, da un giorno all’altro….senza che il Comune può farci niente….”. L’assessore al Bilancio spiega anche che sono stati previsti comunque 30mila di introiti dalla raccolta differenziata anche se si tratta di somme ancora troppo esigue.

“Occorre tener conto – dice l’assessore – che per legge la tassa sui rifiuti va pagata al 100% dai cittadini dunque non è possibile prendere soldi da altri capitoli per pagare il servizio; detto ciò – aggiunge – è bene capire che il nuovo servizio rifiuti, con la raccolta porta a porta, l’ecotassa che dovrebbe sparire, i ricavi economici della differenziata, dispiegherà pienamente i suoi effetti nel 2015….”.

Per il resto, non ci sono aumenti né diminuzioni: restano agli stessi livelli le tariffe per i servizi a domanda individuale, le diverse voci dell’Irpef e quella dell’Imu.

“Abbiamo, però – prosegue Antelmi – diminuito l’indebitamento pro-capite: nel 2009 ogni cassanese era “indebitato” per 365 euro, oggi quella somma è scesa a 241 euro; così come è migliorata la capacità di indebitamento del Comune: era del 4,5% nel 2009, oggi è del 2,6% quando lo stato ha posto la soglia massima al 4%”.

Da considerare, infine, che pur in presenza di altri tagli da parte dello Stato centrale (312mila euro solo quest’anno ma negli ultimi cinque anni sono stati, in totale, quasi 1 milione e mezzo per il Comune cassanese, l’Amministrazione Di Medio ha aumentato lo stanziamento per i servizi sociali di altri 39mila euro per quest’anno.

Oggi, in Consiglio Comunale, le proposte della Giunta Di Medio saranno valutate e discusse: chissà che non manchino le sorprese.

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