Cronaca

Briano: “Non un rifiuto ma un ritiro”. Situazione esasperante

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Non era un divano abbandonato per strada da incivili, ma un ritiro programmato con la “Tradeco-Murgia Servizi Ecologici”, quello scovato ieri mattina dalla macchina fotografica di un nostro redattore.

La precisazione viene direttamente dall’assessore all’ecologia del Comune di Cassano, Carmelo Briano che contattando stamattina la nostra redazione, ha spiegato: “Non c’era nulla di abbandonato per strada ma si trattava di un ritiro programmato che un privato cittadino residente in zona ha programmato con la Tradeco. Per prassi – afferma Briano – il ritiro deve avvenire in  mattinata, posizionando il rifiuto ingombrante nei pressi dell’abitazione da dove gli operatori passano nella stessa mattinata, avendo concordato l’appuntamento”.

Prendiamo atto della precisazione dell’assessore, di cui naturalmente siamo ben lieti.

Siamo stati frettolosi nell’esprimere un giudizio, così come i cittadini della zona che avevano avvisato il redattore e ci scusiamo per questo con i lettori e con l’assessore.

Ma, a ben pensarci, tutto ciò è l’indice di una situazione oramai non più sopportabile da parte della stragrande maggioranza dei cassanesi onesti e civili che attuano con meticolosità la raccolta differenziata per poi assistere a scene come quelle osservabili in una qualunque strada periferica o di campagna attorno al paese, con rifiuti di ogni tipo abbandonati da scriteriati.

La gente è giustamente esasperata nel vedere queste indecenze e reagisce, magari sbagliando: gli si può dar torto per questo?

L’assessore Briano ha ragione nel rivendicare un grande lavoro che egli stesso, l’amministrazione e gli Uffici Comunali hanno svolto in questi mesi per implementare il servizio di raccolta porta-a-porta, certamente non facile e sicuramente rivoluzionario per le nostre abitudini quotidiane.

Altrettanto onestamente, però, l’assessore e l’amministrazione devono ammettere che occorre dire “basta!” alla comprensione, alla tolleranza ingiustificata, alla sporcizia programmata di pochi, scriteriati e irriducibili del sacchetto selvaggio, che continuano nel non volere adeguarsi al sistema di raccolta differenziata.

Quattro multe in 8 mesi sono una inezia; dieci mesi (ad oggi) per avviare al servizio nove Ispettori Volontari Ambientali sono una assurdità; zero bollini per chi fa male/bene la raccolta differenziata sono ingiustificabili; promettere “tolleranza zero” e poi non riuscire a beccare uno solo degli sozzoni che ci sono in giro, è parlare al vento….

Occorre fare di più e presto e mostrare ai cittadini i risultati di questa campagna di repressione dei furbetti.

Il tempo è scaduto: nulla è più giustificabile.

 

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