Cronaca

Bracconaggio nel Parco: 7 denunciati e 4 fucili sequestrati

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Nei giorni scorsi gli uomini del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Altamura hanno condotto e portato a termine una specifica attività in contrasto al fenomeno di attività venatoria illegale in aree vincolate.

I ripetuti accertamenti ed appostamenti, diretti dal Comm. Capo dr. Giuliano Palomba, avvenuti nei territori di Ruvo di Puglia e di Altamura,  nei luoghi più interni del Parco Nazionale dell’Alta Murgia come pure in quelle contermini allo stesso tutelate da normative europea, quale zona di protezione speciale,  hanno consentito di individuare postazioni e fenomeni di bracconaggio.

Sono state denunciate in totale 7 persone, residenti in provincia di Bari, Brindisi e Taranto, per reati vari che vanno dall’esercizio venatorio non consentito, alla introduzione di armi e munizioni in aree protette, detenzione illegale di munizioni a palla singola per la caccia al cinghiale ed omessa custodia di ingente quantitativo di munizioni.

Gli uomini del Corpo Forestale durante le operazioni hanno posto sotto sequestro  4 fucili, avifauna protetta oltre ad un cospicuo quantitativo, oltre 400, di munizioni di vario calibro.

Il Presidente ed il Direttore dell’Ente Parco, Cesare Veronico e Fabio Modesti, ringraziano il CTA del Corpo Forestale per l’ennesima azione di repressione del bracconaggio nel Parco e sostengono il personale del Corpo Forestale per il Parco nel proseguire l’attività senza sosta.

In un’altra operazione il personale del Comando Provinciale di Bari, insieme a quello dei Comandi Stazione di Bari e Cassano ha proceduto al sequestro di un sito, di circa due ettari, adibito a discarica abusiva in contrada Garagnone, agro del Comune di Spinazzola (BAT).

In particolare i Forestali hanno accertato la presenza di rifiuti costituiti in gran parte da carcasse di ovini e caprini, oltre a lana di tosatura, cumuli di letame, pneumatici fuori uso del tipo utilizzato da macchine agricole, ecc. Grazie ad un’attenta ispezione delle carcasse sono stati recuperati un marchio auricolare, microchips ed altri elementi dai quali gli investigatori stanno risalendo all’identità di alcuni dei presunti autori dell’illecito.

Il sequestro è stato convalidato dal GIP di Trani.

 

 

 

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