Cultura

Fabrizio Labarile presenta “Persecuzione e Tradimento”

libro labarile

Fabrizio Labarile, autore di Santeramo in Colle, in collaborazione con il gruppo Fratres “Santa Maria Assunta” presenta sabato 1° Marzo 2014   ore 17,30 a Cassano delle Murge presso la Biblioteca Comunale di Palazzo “Miani-Perotti” il suo libro “Persecuzione e Tradimento”.                                                                                                                                              

 L’incontro sarà moderato dalla giornalista Francesca Marsico che intervisterà l’autore, mentre Giulia Rongone e Vittorio Ariano avranno il compito di leggere alcuni brani.                                                                                              

In questa opera narrativa si dipana la storia dell’Italia intera partendo da Santeramo, un piccolo centro della Murgia,nei primi sessantanni del ventesimo secolo. Dopo le grandi emigrazioni avvenute all’inizio del secolo e la conclusione della prima guerra mondiale,l’instabilità politica italiana e l’enorme povertà furono terreno fertile per l’insediamento della dittatura fascista. Un gruppo di  giovani santermani bramosi di democrazia e libertà( ma questo desiderio era condiviso in tutte le città e paesi della nostra Penisola) tra cui il protagonista del libro Francesco Labarile,che sin da bambino, grazie agli insegnamenti del padre ex emigrato in Usa, si dedicò alla politica.

Nonostante la ferrea Persecuzione con atti discriminatori sia personali che verso i familiari, culminata  nel vile pestaggio  avvenuto la sera del 30 Aprile del 1937 ad opera degli squadristi dell’OVRA, di cui Francesco ed altri quattro antifascisti furono vittime, loro non si arresero , anzi continuarono a combattere contro il Regime. La fiducia in un futuro radicale cambiamento animava i giovani antifascisti a resistere a tutte le avversità. Dopo la caduta del fascismo e la sconfitta della seconda guerra mondiale,tutti gli antifascisti d’Italia ,tra cui quelli di Santeramo furono costretti a subire una cocente delusione,in quanto non i semplici iscritti al partito fascista  ma gli squadristi rei di stupri, furti e, a volte, assassinii, esclusa qualche eccezione, furono tutti riabilitati.

Questo provvedimento fu preso dal Governo provvisorio della Costituente che con un’amnistia cancellò reati di quella portata.La maggior parte dei fascisti toltasi la camicia nera confluirono nei vari partiti dell’arco costituzionale.  I perseguitati del fascismo e Francesco in particolare che, sin dall’armistizio aveva avuto un ruolo determinante nel comitato di liberazione e, in seguito, quale sindacalista molto attivo a condurre le battaglie a favore degli agricoltori sfruttati,constatarono che si era consumato a loro danno il più perfetto “Tradimento”.

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