Cronaca

Neonata muore appena nata: il papà è un cassanese 35enne

miulli giorno

E’ un cassanese di 35 anni il papà della neonata morta sabato pomeriggio all’Ospedale “Miulli” di Acquaviva, subito dopo il parto. L’uomo, dopo la morte improvvisa e ancora inspiegabile della bambina, ha deciso con sua moglie, una34enne di Acquaviva, di sporgere denuncia ai Carabinieri per omicidio colposo: ora sarà l’autopsia sul corpicino disposta dalla magistratura a chiarire le cause del decesso.

Una morte senza un’apparente spiegazione quella nella sala parto del reparto di Ginecologia e Ostetricia del “Miulli” perché la donna, alla sua prima gravidanza, non aveva avuto alcun problema particolare lungo i nove mesi di gestazione.

Sabato mattina, secondo quanto ricostruisce un quotidiano regionale, è arrivata in ospedale per la rottura delle acque ed era stata ricoverata. Seguita con un monitoraggio cardiaco fetale in continuo, era stata trasferita in sala parto alle 13 per l’inizio del travaglio spontaneo. Fin qui tutto regolare, un travaglio nella norma. Dopo sei ore, alle 19.10, il parto spontaneo alla presenza di tutta l’equipe medica e ostetrica di turno.

La bambina è nata viva ma, dopo il primo vagito, ha evidenziato una grave bradicardia che si è trasformata poi in arresto cardiaco. Eppure il tracciato cardiotocografico era rimasto nella norma per tutto il travaglio e il parto. Il neonatologo presente in sala parto ha provato a rianimarla, ma non c’è stato niente da fare. È stata una morte improvvisa a cui neanche i medici hanno saputo dare un perché.

Il riscontro autoptico per far luce su quanto accaduto richiesto dagli stessi sanitari è stato bloccato per l’avvio dell’inchiesta giudiziaria. I familiari infatti, non appena avuta la notizia, hanno presentato denuncia. Le cartelle cliniche sono state sequestrate dai carabinieri della compagnia di Altamura che hanno informato subito l’autorità giudiziaria.

Il caso è affidato alla pm della procura di Bari Bruna Manganelli che ha disposto l’autopsia sulla neonata per chiarire le cause del decesso.

Nel registro degli indagati  –  come atto d’ufficio necessario per lo svolgimento dell’esame autoptico che è un atto irripetibile nelle indagini  –  sono stati iscritti i sei componenti dell’equipe medica e ostetrica di turno dell’ospedale di Acquaviva delle Fonti: i due ginecologi, il neonatologo, le due ostetriche e l’infermiera.

L’esame sarà eseguito dal medico legale del Policlinico di Bari, il professor Francesco Introna, e consentirà di sapere se la piccola avesse qualche malformazione non diagnosticata durante la gravidanza o se siano stati commessi errori medici durante il parto.

 

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