Politica

Anche Rifondazione si sfila dalla coalizione anti-Di Medio

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Si squaglia la coalizione anti-Di Medio, il cartello di partiti e movimenti (originariamente: Pd, SEL, Rifondazione Comunista, Nuova Ideadomani e Prospettiva Ethica) che avrebbe dovuto sfidare, alle oramai imminenti elezioni amministrative cassanesi, la lista PdL guidata dal sindaco uscente, Maria Pia Di Medio.

Dopo l’abbandono del tavolo delle trattative da parte di Prospettiva Ethica, gruppo civico di rinnovamento, ieri è stata la volta di Rifondazione Comunista dire addio alla coalizione: il segretario della sezione cassanese di Rc, Massimo Bongallino, ha infatti comunicato al Pd e a Nuova Ideadomani di voler abbandonare il discorso politico unitario, all’indomani di una assemblea fra tutti gli iscritti a Rifondazione che all’unanimità hanno deciso di abbandonare il tavolo delle trattative, avviato mesi orsono.

Il motivo?

Lo svuotamento di Nuova Ideadomani, la lista riveniente da 15 anni di esperimenti politici che vedevano unite tutte (o quasi) le forze politiche da centrodestra a centrosinistra ma che oramai, agli occhi di Rifondazione, si è ridotta ad un gruppetto di destra dato che a militarci (ed a partecipare alle trattative) sono solo Teodoro Santorsola, attuale capogruppo di NID in Consiglio Comunale, da sempre uomo della destra storica cassanese e l’ex consigliera comunale Rosa Contursi, già CCD dunque centrodestra.

Per Rifondazione, dunque, non ci sono più le condizioni per una grande coalizione civica con la prevalenza di elementi di spicco del centrosinistra cassanese e dunque non ha più senso sfidare in questo modo la destra al potere rappresentata dalla Di Medio e da Zullo, capogruppo in Regione Puglia per Forza Italia.

Secondo fonti interne a Rc, con il partito di Bongallino si sarebbe schierata anche Sinistra Ecologia Libertà che proporrebbe come candidato sindaco il suo coordinatore, Davide Del Re, attuale consigliere comunale che a questo punto scioglierebbe il patto elettorale con Nid stipulato cinque anni fa.

Se davvero andasse così – ma oramai anche nella politica locale siamo abituati a improvvise accelerazioni e retromarce fatali – NID resterebbe da sola mentre Rc e SEL potrebbero attrarre nella loro orbita (e in lista) il movimento di Prospettiva Ehica (che da sempre rivendica un rinnovamento nelle candidature: sia Santorsola che la Contursi erano, infatti, fra i nomi più contestati) se non addirittura il Partito Democratico. Che orfano, oramai, del capogruppo Quirico Arganese come potenziale candidato sindaco, dovrebbe decidere a breve sul da farsi: continuare a mantenere il patto con NID oppure contribuire alla costituzione di una lista di sinistra con Rc e SEL?

Nel secondo caso, il Pd giocherebbe una partita di rimessa, cioè al traino di Del Re invece che – come fino ad ora avvenuto – da protagonista: il partito del segretario Davide Pignatale, infatti, sembra aver smarrito la sua leadership proprio sulla questione della candidatura di Arganese sindaco.

Per assurdo, infatti, temendo che il nome del commercialista potesse far arricciare il naso a qualcuno della coalizione, il Pd non l’ha mai messo ufficialmente sul tavolo delle trattative; ed invece è accaduto il contrario – a nostro parere – : Rifondazione, infatti, non ha scoperto certo in questi giorni che in NID sono rimasti Santorsola e la Contursi, visto che sono settimane che le trattative vanno avanti, ma è solo da qualche giorno che Arganese ha rinunciato alla disponibilità a candidarsi per l’intera coalizione.

Una concomitanza, dunque, che appare quantomeno sospetta e che ha forse spinto Rc e Sel a cercare uno spazio proprio.

Pd in totale confusione, dunque: quanto voluta, cercata e studiata oppure subita, non si sa ancora.

 

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