Economia

Efficientamento energetico: vince una Coop. del Modenese

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Sarà una ditta del Modenese, la Cooperativa “CPL Concordia” di Concordia sulla Secchia (Modena) a realizzare – per poco più di 1 milione di euro – il progetto di efficientamento energetico degli stabili comunali compresi fra piazza Rossani, piazza Moro e via Gramsci.

Lo ha stabilito la Commissione di Gara per l’appalto che il Comune di Cassano ha avviato nei mesi scorsi, composta dall’ing. Petruzzellis, capo dell’Ufficio Tecnico del Comune, dall’ing. Di Donna, Dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Acquaviva, dal prof. Francesco Ruggiero del Politecnico di Bari e dal geom. Petruzzellis dell’UTC cassanese.

La “CPL Concordia” (gruppo cooperativo multiutility fondato nel 1899, attivo in Italia e all’Estero con 1800 addetti, 67 società, 17 sedi e un fatturato consolidato 2012 di 411 milioni di Euro) ha sbaragliato la concorrenza presentando un ribasso del 21% a base d’asta (pari a 1.673.750 euro) tanto che la stessa Commissione di gara, giudicando l’offerta “anomala”, aveva chiesto le giustificazioni dei prezzi; una volta fornite, i commissari hanno aggiudicato la gara alla  “CPL Concordia” per 1.030.948,91 euro a cui dovranno aggiungersi 26.100 euro per oneri di sicurezza.

Alla gara hanno partecipato 13 soggetti (ditte singole ma anche Raggruppamenti e Associazioni fra imprese) e il secondo piazzamento se l’è aggiudicato una “ATI” cassanese, composta dalla ICS srl e dalla Fluidotecnica del geom. Pietro Spinelli srl che nulla hanno potuo, però, contro la super-offerta della ditta modenese che ha staccato i concorrenti di oltre 14 punti nella “classifica” finale.

Sbrigate le formalità burocratiche e assegnato in via definitiva l’appalto (anche se si dovranno attendere i canonici giorni per eventuali ricorsi), la “CPL Concordia” avrà un anno di tempo, al massimo, per completare i lavori e consegnarli al Comune: essi prevedono, lo ricordiamo, la realizzazione di un impianto in piazza Rossani, completamente interrato, e nel parcheggio antistante la vicina sala consiliare dove saranno calate le sonde.

Come funzionerà l’impianto: tubi pieni d’acqua verranno posizionati fino a 80 metri sotto terra; il calore naturale del sottosuolo riscalderà l’acqua che sarà poi portata – grazie ad altri tubi che correranno sotto la strada ed i pavimenti degli stabili – fino agli edifici da riscaldare (la Sala Consiliare, la scuola elementare di via Gramsci, il Municipio, la sede del Comando della Polizia Municipale e il Palazzo “Miani-Perotti”).

Il tutto potrà portare ad un risparmio fino al 40% delle spese attuali di riscaldamento degli edifici ed a costo di realizzazione quasi zero per le casse comunali. Il Comune di Cassano, infatti, ci metterà di suo 5.000 euro mentre 1.668.750 euro saranno a carico del Ministero dell’Ambiente che ha vagliato e ritenuto valido il progetto cassanese, classificatosi primo nella Provincia di Bari, 6° in tutta la Puglia e 57° tra tutti i progetti presentati a livello nazionale (ovvero 489).

Il progetto, infatti, nasce da un bando nazionale che il Ministero lanciò nel settembre 2010 per i comuni fino a 15mila abitanti che volessero effettuare interventi di efficientamento energetico di edifici pubblici.

 

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