Politica

I dubbi del Pd (ma non del segretario Pignatale)

pd cassano targa

Nelle acque stagnanti della politica cassanese – in vista delle amministrative del 25 maggio – i sassi lanciati da questo giornale ogni tanto scuotono qualcuno.

E’ il caso del segretario del Pd cassanese, Davide Pignatale che a tre settimane dalla presentazione delle candidature, decide di scrivere sulla pagina Fb del partito un suo messaggio che spiega, dal suo punto di vista, la politica del Pd.

Un messaggio che non avrebbe senso, senza l’articolo a cui fa chiaramente riferimento, comparso sull’ultimo numero del settimanale “La voce del paese”.

Cosa diceva l’articolo, che ricostruiva le ultime vicende della Triplice che si opporrà, nelle urne, alla Di Medio? Eccolo, di seguito:

“Un partito che sta sbagliando tutto, il Pd cassanese: tattica, strategia e finanche i nomi che di volta in volta propone/boccia per le oramai imminenti elezioni amministrative del 25 maggio che dovranno dare un nuovo Sindaco e un nuovo Consiglio Comunale a Cassano.

A poco più di tre settimane dalla presentazione delle liste (fra il 25 e il 26 aprile), la coalizione di cui il Pd fa parte non ha ancora il nome di un Candidato sindaco.

E il susseguirsi di riunioni, assemblee e direttivi non fa che peggiorare la situazione. Dopo essersi fatto sfuggire (volutamente o meno, non sappiamo) Rico Arganese, che poteva davvero impensierire la Di Medio in un confronto fra sole due liste, e che dinanzi al tentennamento del segretario Davide Pignatale ha preferito tornarsene a tempo pieno alla sua professione di commercialista, il Pd ha tirato fuori dal cilindro un nome che ha fatto rabbrividire gli stessi iscritti al partito, una volta avuta la notizia.

Non certamente per la dignità della persona (fuori discussione) quanto per la sua storia politica: Teodoro Santorsola, consigliere comunale da quattro legislature, in politica dall’età di 18 anni, con il Movimento Sociale.

Una carriera, una vita tutta a destra, dunque: che nulla c’entra con la storia, la politica e i valori del Partito Democratico. Oltre al danno, la beffa, poi. Perché – raccontano le indiscrezioni del tavolo delle trattative fra Pd, Nuova Ideadomani e Prospettiva Ethica (nel frattempo, come spiegavamo la settimana scorsa, rientrato nella coalizione) – il nome dell’ex vicesindaco pare sia stato fatto dal Pd proprio per andare incontro alle esigenze di rinnovamento di Prospettiva Ethica, “un nome che gli amici di Paolo racano e Lorenzo Fiore non possono non accettare”, dicevano quelli del Pd.

E invece (ecco la beffa) sono stati proprio quelli di Prospettiva a dire no a Santorsola, nonostante fra le loro fila vi siano stati (e ci cono tuttora) elettori dello stesso così come di Nuova Ideadomani. “Quell’epoca è finita”, si affrettano a spiegare dal movimento, in maniera ufficiosa. Santorsola, cioè, ha fatto la sua parte e dopo 30 anni di politica occorre che nuovi attori si affaccino alla scena. E pensare che l’allargamento del patto di coalizione (che inizialmente prevedeva Pd e NID) era stato voluto proprio da Santorsola, che aveva portato a Prospettiva l’offerta di rientrare e di confrontarsi su un piano paritario, pensando poi di incassare il benestare a misurarsi ancora una volta (dopo la sconfitta del 2009) contro la Di Medio.

In questo quadro confuso di veti e contro-veti rimane fermo, con la barra a sinistra Davide Del Re che dopo essersi sfilato con il suo SEL e con Rifondazione Comunista dalla coalizione, è deciso a fare il candidato sindaco.

C’era chi giurava che le ambizioni dell’ingegnere sarebbero rientrate, che fosse solo tattica pre-elettorale. Invece no. E dinanzi allo stallo che la Triplice sta vivendo c’è già, nel Direttivo del Pd, chi pensai che forse sarebbe meglio andare dietro all’idea di Del Re: costruire una coalizione tutta di sinistra, assieme al Pd, lasciando al proprio destino Santorsola e Prospettiva Ethica. Insomma, se si deve andare al rimorchio di qualcuno, almeno che sia qualcuno di sinistra”.

 

Fin qui l’articolo de “La voce del paese”. A cui risponde, indirettamente, Pignatale con una nota che riproponiamo:

L’interpretazione politica dei fatti, da parte di certa stampa è strabiliante. Si accusa il Pd essere in confusione, di essere tanto debole da volersi accodare ad altre forze che in verità non ci sono.
L’unico vero punto fermo è che il Pd si è mosso e continuerà a muoversi nella direzione di accordi tra forze che vogliono realmente cambiare questo paese.
Il Partito Democratico non è mosso da personalismi, da smanie di inutile grandezza.
Il Partito Democratico agisce responsabilmente per creare una vera e valida alternativa al governo della città, e l’unico modo ora è quello di una coalizione.
In ogni caso, se per qualsiasi ragione, questa eventualità non fosse praticabile, riteniamo di avere le idee e la forza per poter procedere tranquillamente anche da soli.
Sulla candidatura a Sindaco, è vero che siamo a quasi un mese e mezzo dalle elezioni e che bisogna far presto. Il Partito Democratico ha il suo candidato e da forza di maggioranza relativa nell’ambito del centro-sinistra ha il diritto-dovere di esprimere il suo candidato. Tanti hanno sempre pensato che l’unica candidatura possibile (forse per proprio comodo) fosse quella del Dott. Arganese, ma si sbagliavano.
A questo proposito, noi lo ringraziamo per il lavoro fin qui svolto, per l’impegno ed il sacrificio profuso, sappiamo che potremo sempre fare affidamento su di lui, ma un partito che non sa rinnovarsi è un partito senza prospettive.
Il Partito Democratico ha avviato una nuova stagione, di dialogo, di confronto, di prospettiva che non è limitata alle prossime elezioni ma ad un nuovo modo di intendere la politica e in particolare la politica a Cassano.
La vera domanda che nessuno si pone e di cui nessuno parla è: quale Cassano vogliamo?
Tutti pensano solo ai protagonismi personali, alle autocandidature, ma nessuno spiega che tipo di sviluppo vuole per questa città, cosa fare per il commercio e l’artigianato, per il turismo e l’ambiente.
Il PD lo sa, vuole una Cassano sostenibile e volano di una economia verde, improntata al benessere ed alla cultura. Una Cassano a vocazione turistica ma rispettosa dell’ambiente. Vogliamo una Cassano con un centro storico vivo e vivibile, una Cassano con spazi verdi a misura di bambini ed anziani, una Cassano con un tessuto agricolo, artigianale e commerciale rinvigorito.
Questo è il Partito Democratico e non chiacchiere da salotto, di allenatori della nazionale ce ne sono in ogni bar e noi non abbiamo bisogno di quelli.

 

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