“Progetto Lame”, si aprono le buste dei partecipanti
Il Comune di Cassano riprende la marcia per cercare di condurre a termine il “Progetto Lame”, contestato disegno per proteggere l’abitato dalle piogge torrenziali, predisposto dalla società nocese “Advenco” e approvato a maggioranza dal consiglio comunale cassanese nel 2013.
Un progetto che contiene elementi di “inutilità e pericolosità” – secondo tecnici ed esperti del comitato cittadino “Lamafutura” – che da mesi si battono assieme a molti cittadini per far cambiare il progetto, eliminando la scelta di realizzare due vasconi (a monte e a valle dell’abitato) e, invece, studiare nuove soluzioni meno impattanti, meno pericolose e soprattutto davvero utili al paese.
L’Ufficio Tecnico Comunale guidato dall’ing. Mimmo Petruzzellis ha infatti dato il via libera alla Commissione Giudicatrice del Progetto che sarà composta, oltre che dallo stesso Petruzzellis, dall’avvocato barese Francesco Lagala (indicato dall’Ordine degli Avvocati Provinciale di Bari) e dall’ing. Natale Decaro, Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Noicattaro.
La Commissione si incontrerà per la prima volta martedì 6 maggio alle ore 10.00 in Sala Giunta del Comune, per le operazioni preliminari che daranno il via all’apertura delle 13 buste di altrettante ditte partecipanti.
L’appalto, lo ricordiamo, ha un importo a base d’asta di 4 milioni di euro, rivenienti da Fondi Europei ed è “migliorativo” del progetto ovvero la Commissione premierà la ditta che presenterà proposte innovative e migliorative rispetto a quanto previsto dall’Advenco.
“Una scelta affrettata a cui ci opporremo con una azione legale di urgenza” fanno sapere dal Comitato “Lamafutura” che nei prossimi giorni sarà ascoltato dai Giudici del Tribunale Nazionale delle Acque di Roma presso cui pende il giudizio sulla validità del progetto.
Com’è noto, infatti, il Tar Puglia si dichiarò incompetente a pronunciarsi, dopo il ricorso sulle delibere che davano in via libera al Progetto, fatto dal Comitato “Lamafutura” perché nel frattempo il Comune di Cassano impugnò, dinanzi al Tribunale di Roma, il parere dell’ex Genio Civile della Regione Puglia che prescriveva una serie di adempimenti che di fatto bocciavano l’idea dei due vasconi da realizzarsi per il contenimento delle acque.
Ora, dunque, è il Tribunale romano che dovrebbe dirimere la questione ma il Comune di Cassano ha deciso di andare avanti data la complessità del progetto e l’alto numero dei concorrenti, certi che fino a quando da Roma arriverà una decisione di merito, la Commissione avrà completato l’iter per poi assegnare definitivamente l’appalto.