Cultura

A Perotti una sala alla Biblioteca “Sagarriga Visconti Volpe”

Armando Perotti piccola

“…faremo una grande e bella città”.

Così, all’insegna dell’augurio per una grande e bella città, abbiamo vissuto l’incontro di ieri 24 giugno, anniversario della morte di Armando Perotti: come un ideale da raggiungere, un monito per le attuali e future generazioni.

L’incontro ha avuto luogo nella Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti Volpe, Bari; biblioteca della quale Egli è stato direttore quando ancora portava il nome Biblioteca Consorziale Sagarriga Visconti Volpe.

Alla cerimonia erano presenti le autorità amministrative di Cassano, l’attuale Sindaco Vito Lionetti e l’ex Sindaco Maria Pia Di Medio; le autorità scolastiche dell’Istituto Comprensorio “Perotti-Ruffo” Maria Rosaria Annoscia ed Elisabetta Campanale.

Per l’occasione e in memoria dell’illustre concittadino l’Istituto Comprensorio Perotti-Ruffo dona una targa con la dicitura “Sala Armando Perotti” da apporre nella sala lettura di codesta Biblioteca Nazionale.

Le parole del Sindaco sono state di apprezzamento e stima  per Bice Leddomade a cui l’allora primo cittadino Giuseppe Gentile conferi il compito di organizzare la Biblioteca Civica e per l’Associaz. “Amici della Biblioteca” gruppo di volontari che si prodiga per diffondere il libro e la lettura. In questo campo –sottolinea ancora il Sindaco- è meritorio il progetto “Audiolibri” che l’Associazione porta avanti.

Rosaria Annoscia spiega il perché della scelta Perotti-Ruffo per nominare il Comprensorio da lei diretto, ubicato a Cassano delle Murge.

A Cassano è nato e vissuto Armando Perotti; Cassano della sua infanzia, della prima giovinezza e delle lunghe passeggiate pei viottoli e declivi con Domenico Turitto poi maggiore dell’esercito nel fronte eritreo. La casa che fu sua e della sua famiglia –mamma Fulvia, papà Gaetano e sorella Adriana- oggi deliziosamente restaurata, è votata a Casa della Cultura dove funziona la Biblioteca Civica come si è detto e la Pinacoteca da poco inaugurata.

Poi, andando avanti con la cerimonia, quando Rosa Martucci –Direttrice della Biblioteca- cita per sommi capi i titoli della Biblioteca personale dell’autore che costituisce oggi il Fondo Perotti della Nazionale di Bari, annovererà i tanti titoli di libri che trattano temi riferiti a questioni orientale dove il D. Turitto combatteva. La biblioteca personale dell’Autore traccia il suo ritratto di uomo di ampia cultura e delicati sentimenti d’animo, interessato a tutte le branche del sapere. Perfino per la composizione  musicale –gentile ed esauriente l’intervento di Annamaria Giannelli al riguardo- ha prestato i sui versi di sensibile poeta. Le sue liriche musicate sono state pubblicate da Ricordi.

Sorprendente e gentile è l’intervento di Vittorio Manzi che traccia il profilo di  un Armando Perotti attento osservatore del clima di Bari, della geografia , per cui consiglia  come deve essere il verde che allieta la città, gli alberi, le piante. Egli esprime cosi il suo amore per la città di Bari, che voleva ”…grande e bella città”, per la Puglia tutta che compara con una mano protésa nel Mediterraneo  che accoglie e poi liberamente lascia andare; dello stesso Mediterraneo fonte di ricchezza.

Prolisso e illuminante l’intervento di Ferdinando Pappalardo.

L’intervento di un discendente della famiglia Consiglio – tale era il cognome di sua moglie Fortunata- ha aggiunto un tocco intimistico alle relazioni accademiche precedentemente ascoltate.

L’esposizione di cimeli (libri, appunti, manoscritti, cartoline) è stata una adeguata cornice e complemento alla manifestazione.  In una ultima foto che lo ritrae già consunto dal male si riconosce la  stanza della Pinacoteca, adiacente la Biblioteca Civica, ora dedicata a l’esposizione permanente di Pasquino.

 

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