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LSU: la Corte dei Conti blocca la convenzione regionale

lavoro LSU

Il pericolo è forse scampato per gli LSU pugliesi, presenti anche a Cassano, in forza al Comune per i servizi riguardanti Palazzo “Miani-Perotti”, Polisportivo e Cimitero.

Per i circa 1.200 Lavoratori Socialmente Utili pugliesi, infatti, la convenzione pugliese con il Ministero del Lavoro è stata bloccata dalla Corte dei Conti perché ritenuta in contrasto con la Legge di Stabilità, mettendo dunque a rischio i posti di lavoro e la prosecuzione di servizi essenziali per i Comuni dove gli LSU operano.

“Avevamo firmato – spiega in una nota l’Assessore regionale al Lavoro, Leo Carolilo scorso Giugno con il Ministero del Lavoro l’accordo per 10 milioni di euro per altri 12 mesi per i circa 1.200 lavoratori. La Corte dei conti ci ha bloccati. Ma poi ho scritto al Ministro, ai sottosegretari, al nuovo direttore generale, evidenziando come la convenzione siglata per la Puglia non fosse in contraddizione con la legge finanziaria: non di nuova convenzione si trattava, ma di un rinnovo di convenzione con la platea storica degli LSU”.

 “Ricordo – conclude Caroli – che in Puglia abbiamo stanziato 1 milione di euro per l’integrazione dell’orario di lavoro degli LSU, ma per i vincoli del patto di stabilità non possiamo liquidare le somme ai sindaci e quindi ai lavoratori. Anche per questo motivo continuiamo a ritenere il patto di stabilità un nodo scorsoio per i nostri territori, dove lavoratori che svolgono servizi essenziali non possono avere salari adeguati a causa di vincoli insensati”.

L’assessore caroli ha avuto rassicurazione che in questi giorni la Convenzione sarà sbloccata e potrà essere rinnovata ma sulla vicenda non sono mancate le polemiche.

E’ paradossale che in una Regione che si professa sempre dalla parte dei deboli, ma che in realtà continua a produrre precari, 1.200 lavoratori socialmente utili oggi siano in balia della preoccupazione per il loro futuro. Per questo, presenteremo un’interrogazione urgente diretta al presidente Nichi Vendola e all’assessore al Lavoro Leo Caroli, per capire quali misure la Giunta regionale intenda prendere per risolvere questo problema” hanno dichiarato i consiglieri regionali di Forza Italia Erio Congedo, Aldo Aloisi, Antonio Barba e Luigi Mazzei.

“La sospensione dovuta al parere della Corte dei Conti, seppur legittima, denota la mancanza di coraggio dell’azione regionale. Adesso si deve correre ai ripari, in una Puglia dove, peraltro, si vorrebbero promuovere stabilizzazioni di dubbia costituzionalità e senza le risorse necessarie. Ci aspettiamo, allora, che la Giunta intervenga con determinazione anche presso il governo nazionale, che è del suo stesso colore politico, per risolvere il nodo increscioso e ingiusto per lavoratori già in difficoltà. Per questo – concludono-  chiediamo lumi all’assessore sulla sorte dei 1.200 cittadini pugliesi”. 

Il presidente del Gruppo regionale Udc, Salvatore Negro, inoltre ha chiesto che  “i parlamentari pugliesi e i rappresentanti istituzionali del territorio si mobilitino per sbloccare questo nuovo stop al pagamento delle indennità degli LSU di Puglia. In gioco c’è il futuro e la serenità di 1200 famiglie già duramente provate da anni di disagi subiti da questa categoria e dalla crisi economica”.

“La lettera recapitata all’inizio di questa settimana agli Enti utilizzatori degli LSU ha messo in apprensione le famiglie e le stesse comunità che usufruiscono dei servizi di questi lavoratori”, ha sottolineato il capogruppo Negro. “Un nuovo dramma nel dramma di una categoria figlia di un Dio minore che vive un forte disagio perchè ha lavorato oltre 20 anni con una retribuzione di 500 euro mensili e senza vedere versato alcun contributo previdenziale. 

Lo stop della Corte dei Conti alla convenzione tra Regione e Ministero per il pagamento delle indennità agli LSU riporta quindi sul baratro circa 1200 famiglie pugliesi e, come se non bastasse, blocca i servizi a numerose comunità locali che fino ad oggi hanno usufruito di questi lavoratori. L’auspicio è che le forze politiche si muovano compatte a sostegno dei lavoratori socialmente utili e che il Governo elimini questo equivoco perché anche noi, come l’assessore Caroli, siamo convinti che si sia trattata di una errata interpretazione da parte della Corte dei Conti che non può riguardare le vecchie convenzioni.

Il rischio – ha concluso il presidente Negro – è quello di creare un nuovo dramma con ripercussioni imprevedibili anche dal punto di vista della tenuta sociale”.

 

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