Politica

Tasse locali, scontro a distanza fra Lionetti e Forza Italia

municipio

L’approssimarsi della scadenza per il pagamento della TASI (16 ottobre) ha evidentemente riacceso gli animi della politica locale in  merito a tasse, contenziosi ed eredità fra vecchia e nuova amministrazione. E così, ad un post su Facebook del sindaco Vito Lionetti, risponde con un comunicato il Coordinatore cittadino di Forza Italia, Franco Antelmi.

Ecco, di seguito, cosa si sono detti “a distanza”: partiamo dallo scritto del sindaco Lionetti.

Sono passati poco più di 100 giorni dal voto che ha dato una nuova amministrazione comunale al nostro paese, ma a Cassano, in queste ore, c’è chi ha deciso di riprendere la campagna elettorale.

Comprensibile, l’anno prossimo si celebrano le elezioni regionali. Un appuntamento che per qualcuno – politicamente parlando si intende – è una questione di vita o di morte…e già la salute appare claudicante.

Chi dimentica il passato – si dice – è destinato a ripeterlo.

Forza Italia sembra aver scordato che la sconfitta di maggio è stata dovuta – tra l’altro – ad un difetto di veridicità: semplicemente i cassanesi non hanno creduto più alle favolette raccontate per cinque anni di fila. Nascosta dietro le bugie, una politica avvitata su se stessa è passata sulle persone e sulle cose come un bulldozer. Ne sono rimaste le macerie e ora ci tocca ricostruire.

La lezione, dunque, non l’hanno capita e oggi i berlusconiani locali tornano a seminare menzogne per il paese, agitando, in linea con il peggiore populismo, lo spauracchio del rialzo delle tasse locali.

La solita sinistra dicono, affermando – a conferma che lo scopo è la competizione elettorale che darà un nuovo governo alla Regione e dunque l’interesse di una sola persona abituata a servirsi del paese per raggiungere i propri traguardi – che c’è continuità tra noi e la sinistra che guida la Puglia da 10 anni.

Noi lo diciamo con orgoglio: la manovra sui conti è decisamente di sinistra ed è figlia soprattutto del buon senso.

Innanzitutto è bene chiarire che l’aumento del gettito fiscale locale è dovuto essenzialmente a minori trasferimenti nelle casse del Comune da parte dello Stato per oltre 800mila euro: una cifra enorme, un taglio mai visto negli anni passati, in grado di spegnere la macchina comunale e di bloccare ogni tipo di servizio alla collettività. A questo gravissimo ammanco va aggiunto l’aumento delle spese – figlie della gestione Di Medio – e dei costi legati ai vari contenziosi in cui l’amministrazione comunale è invischiata e che abbiamo ereditato.

Un Comune non può chiudere in passivo, ma deve cercare il pareggio di bilancio, lo dice la legge, una cosa che per qualcuno evidentemente provoca pruriti.

La ricetta del Governo è molto semplice: colmate il gap tra entrate e uscite con la Tasi.

Cosa abbiamo fatto allora? Una cosa di sinistra: abbiamo tassato la rendita e tutelato il lavoro.

Andiamo con ordine.

La Tasi sulla prima abitazione è del 1,50 per mille, meno del 3,80 per mille dell’amministrazione Di Medio. Certo, prima c’erano le detrazioni, ma se le avessimo applicate anche quest’anno, per garantire il gettito e l’equilibrio dei conti la Tasi sulla prima casa sarebbe stata del 3,30 per mille. Un salasso.

Capitolo altri immobili oltre la prima casa.

A quanti hanno una seconda, una terza abitazione e così via – dunque posseggono un patrimonio suscettibile di produrre reddito – abbiamo incrementato l’Imu dell’1,25 per mille, portandola al 10,60 per mille. Se avessimo introdotto la Tasi, l’avrebbero pagata anche gli affittuari, cioè chi nella stragrande maggioranza dei casi non si è potuto permettere un mutuo per acquistarne una di casa, figuriamoci due o tre, nella misura del 30% dell’incremento di 1,25 per mille. In più c’è da considerare il beneficio di pagare una sola tassa e non due, con minore burocrazia e perdite di tempo per pagare i tributi alla propria città.

Veniamo alle attività produttive.

AI proprietari di immobili di categoria C e D l’Imu oggi è al 10 per mille, con un incremento dello 0,65 per mille. Questa amministrazione poteva applicare l’aumento dell’1,25 per mille, ma non lo ha fatto. Anche per gli imprenditori locali, non venendo applicata la Tasi ci sarà il beneficio di minori adempimenti e scadenze da rispettare.

L’attenzione al mondo produttivo da parte di questa amministrazione è testimoniato dal fatto che sono rimaste invariate le tasse sulle aree edificabili, nella speranza che anche questo aiuti a far ripartire il motore dell’edilizia sostenibile.

Abbiamo alzato al massimo il tributo per le banche e purtroppo applicato l’1 per mille per gli immobili rurali, quando l’anno scorso non pagavano nulla.

In una situazione oggettivamente difficile abbiamo salvaguardato le fasce deboli e non penalizzato le attività produttive, raggiungendo in soli tre mesi un equilibrio tra esigenze della collettività e necessità finanziarie che alla precedente amministrazione non è riuscito di centrare in 5 anni.

Questi i dati di fatto di una amministrazione seria e responsabile, poi ci sono i campioni della demagogia e della menzogna: ma a quelli chi ci crede ancora?

 

Questa la replica di Antelmi per Forza Italia.

Mi è capitato di leggere un post molto articolato del Sindaco Lionetti sulle pagine di fb e mi ha colpito una frase iniziale, secondo la quale  “chi dimentica il passato –si dice- è destinato a ripeterlo”.

Sindaco, Lei dice che in questi anni di amministrazione Di Medio sono state raccontate bugie e abbiamo travolto le persone come un bulldozer lasciandoci dietro solo macerie che adesso spetta a voi ricostruire e che,  staremmo agitando in linea col peggior populismo, lo spauracchio del rialzo delle tasse.

Raccontate ai cittadini che la manovra delle tasse è frutto dei minori trasferimenti da parte dello stato per circa 800.000 euro a cui va aggiunto l’aumento delle spese figlie della gestione Di Medio e dei contenziosi che avete ereditato. Che il comune deve chiudere il bilancio in pareggio, con la ricetta del Governo: di colmare il gap tra entrate e uscite con la Tasi.

Devo confessare che ho riletto più e più volte lo scritto prima di decidermi a replicare. Lo faccio volentieri  anche per dare un contributo alla memoria, perché quando si racconta la verità non si deve avere timore di niente e di nessuno, a costo di perdere l’amicizia. Sono convinto che non sarà questa la circostanza.

Veniamo ai fatti. Sindaco, secondo Lei avremmo raccontato bugie ai cittadini. Peccato, questo dimostra ancora una volta che era assente dalla politica locale.

Sempre secondo Lei, staremmo agitando lo spauracchio del rialzo delle tasse.

Sindaco Lei sta per prelevare quasi 1.000.000 di euro in più dalle tasche dei cittadini rispetto all’anno scorso.

Sindaco sono ormai quattro anni che il Governo  taglia le risorse ai comuni.

In questi anni abbiamo dovuto far fronte a una parte delle spese legali diabolicamente occultate -senza copertura finanziaria- ereditate dalla sua gestione, all’accantonamento di somme per i contratti di finanza derivata (swap), sempre della sua gestione, all’accantonamento del fondo di svalutazione crediti, all’accantonamento di somme dovute per transazioni senza copertura finanziaria, sempre della sua gestione, estinto anticipatamente mutui imposti dalla legge dello Stato; abbiamo riscosso per conto dello stato tributi di ogni genere, perfino i 0,30 centesimi di euro per mq. sulla tassa rifiuti; pagato sentenze (l’ultima in dicembre scorso quasi 200.000 euro), rimediato agli errori di calcolo dei passi carrabili e tanto altro ancora, con l’aggravio di essere stati cavie per un Legislatore distratto e confuso.

Sono bugie queste?

Abbiamo affrontato con molto coraggio il capitolo rifiuti, mettendo in risalto la nostra piccola cittadina facendola diventare punto di riferimenti per tutti i comuni limitrofi con l’aggiunta di aver ottenuto il costo del servizio più basso di tutto il circondario. Sono bugie queste?

Le sentenze. Bel capitolo questo. Sindaco lei parla di sentenze ereditate. Da chi?

Le rinfresco la memoria Sindaco, perchè “chi dimentica il passato”, Lei dice, “è destinato a ripeterlo”.

Si tratta di due sentenze notificate nei primi mesi del 2014 per le quali in assenza del documento contabile (bilancio di previsione) si può fare poco. La prima sentenza si riferisce a somme dovute alla ASL per trasporto disabili, riferite al periodo 1999-2002 di 220.000 euro circa, frutto non certo dell’amministrazione Di Medio, ma della sua gestione.

La seconda di circa 270.000 euro riguarda il pagamento del progetto della circonvallazione opera non realizzata a seguito della revoca del finanziamento (e qui La invito alla lettura della relazione dell’Ing. Di Lalla CTU incaricato dal Giudice nella quale troverà scritto a caratteri cubitali che le responsabilità sono solo ed esclusivamente di chi ha ritardato le operazioni di gara per la progettazione, anche questo frutto della tua gestione).

Per quanto riguarda gli aumenti di spesa figli della gestione Di Medio, La invito a fere un confronto dei costi ante 2009. Si renderà conto da solo di quanti sacrifici sono stati fatti in questi anni, Il tutto sotto lazione politica di una parte dell’opposizione ostile e incline all’eliminazione fisica dell’avversario.

Questa è solo una parte di quello che abbiamo fatto. Se queste sono bugie, allora sappia che ne dirò ancora tante, accompagnate magari anche da documenti puntuali.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *