Economia

“Natuzzi”, manca l’accordo a Roma: a rischio i lavoratori

natuzzi

Salta il tavolo, a Roma, fra Azienda, sindacati e Ministero dello Sviluppo Economico ed a rischio è la proroga della Cassa Integrazione per quasi 1800 lavoratori della “Natuzzi” a Santeramo in Colle.

Ieri, infatti, si è tenuta l’ennesima riunone della Cabina di Regia per una verifica sull’andamento dell’evoluzione dell’Accordo firmato il 10 ottobre 2013, che un anno fa aveva dato il via al piano di riorganizzazione dell’assetto industriale del Gruppo Natuzzi in Italia.

L’evoluzione dell’Accordo permetterebbe, spiega una nota dell’azienda leader del mobile imbottito, “di dare continuità e di rafforzare il percorso industriale, già avviato, volto al recupero della competitività delle produzioni italiane del Gruppo Natuzzi e di gestire, nel contempo, gli esuberi strutturali annunciati.

Nel merito, l’evoluzione dell’Accordo prevedrebbe, già nel 2015, il trasferimento all’interno del perimetro industriale italiano di Natuzzi, alle condizioni di costo di trasformazione previste dal Business Plan 2014-2016, di una parte importante di sedute della linea di prodotto Natuzzi Editions, realizzate attualmente negli stabilimenti esteri del Gruppo e inizialmente destinate alle newco.

Contestualmente, si otterrebbe un’ulteriore riduzione degli esuberi strutturali dai 1.726 dipendenti definiti in data 10 ottobre 2013 a 500, grazie al reintegro all’interno del Gruppo Natuzzi di 400 dipendenti – attualmente in Cassa Integrazione a zero ore.

Per i 1.800 dipendenti del Gruppo (operai e impiegati) l’evoluzione dell’Accordo prevedrebbe, come dichiarato dal Ministero dello Sviluppo Economico, l’applicazione del Contratto di Solidarietà.

Nel verbale dell’incontro redatto dal Ministero si prende atto che, a seguito di diversi incontri “le parti non sono addivenute ancora ad un accordo, in particolare, sulla riduzione del costo del lavoro”.

Natuzzi, alla luce dell’impegno profuso e degli investimenti messi in campo dall’azienda nell’ultimo anno, fa appello al senso di responsabilità di tutti i partecipanti alla Cabina di Regia affinché si raggiunga un’intesa sull’evoluzione dell’Accordo nel più breve tempo possibile, nel rispetto delle linee guida sottoscritte nell’accordo del 10 ottobre 2013. Nello specifico le parti si erano impegnate in quella data a raggiungere i seguenti obiettivi: recupero produttività e sensibile riduzione del costo del lavoro.

Si informa, inoltre, che l’azienda ha avviato, nel frattempo, la proroga per un anno dello strumento della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per “Riorganizzazione aziendale”, in linea con quanto previsto e in continuità con la prosecuzione del piano”.

Fin qui la nota dell’azienda. Che conseguenze potrebbe avere il mancato accordo? C’è chi teme che già domani, senza proroga, per i lavoratori potrebbe essere l’ultimo giorno di Cassa Integrazione visto che il Ministero non ha i soldi per pagare chi sta a casa e la “Natuzzi” non si è deta nè disponibile nè in grado di anticipare gli stipendi garantiti dalla Cassa. 

 

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