Politica

Consiglio: approvati i provvedimenti. Schermaglie sul portavoce

lionetti e del re

Con una serie di votazioni di sostanziale unanimità fra maggioranza e opposizione, è scivolato via il sesto consiglio comunale dell’amministrazione Lionetti, celebratosi  ieri pomeriggio.

Le asperità non sono mancate fra una minoranza a ranghi ridotti (assenti Ruggiero e Zullo) e la maggioranza (fra le cui fila mancava l’assessore Marazia) guidata dal Capogruppo Simeone Paparella, fresco di dimissioni dal Pd assieme all’assessore De Grandi, ma hanno riguardato solo le risposte a due interpellanze presentate un mese fa dalla Di Medio.

C’era, poi, molta attesa per le reazioni che avrebbero potuto provocare in aula proprio le dimissioni dal Pd dei due esponenti dell’amministrazione Lionetti, ma tutto è filato via come se niente fosse accaduto.

La risposta alle interrogazioni

I lavori si sono aperti con le risposte alle interrogazioni della minoranza da parte del sindaco Lionetti. Alla prima – riguardante il ruolo del portavoce del primo cittadino e delle sue competenze a rappresentare tutto l’ente comunale – il sindaco ha risposto che “le argomentazioni della Di Medio sono senza fondamento, né giuridico né legislativo”. Per Lionetti, il portavoce scelto nella persona del giornalista cassanese Gianni Spina è quello di “una persona gradita, con affinità politiche” che potrà manifestare, nei confronti del sistema dei mass-media, non solo l’attività del sindaco ma anche di coloro che con il sindaco hanno un rapporto fiduciario ovvero gli assessori e dunque l’intera Giunta.

Nella risposta, Lionetti non ha mancato di manifestare “sorpresa per le lezioni di etica della legalità” che vengono dalle affermazioni dell’opposizione che, cinque anni fa al governo del paese, ha “cooptato un addetto stampa (Gianvito Cafaro, ndr) attraverso l’apparenza di un avviso pubblico”, una scelta “contra legem”.

Per i toni usati, il linguaggio barocco e a tratti altisonante, le argomentazioni giuridiche addotte e le stilettate di moralismo, a nostro parere la lunga (3 pagine e mezza!) risposta  non è certo frutto della penna di Vito Lionetti ma lo stile è dell’ex primo cittadino Giuseppe Gentile a cui non di rado, si mormora, il capo dell’attuale amministrazione decide di rivolgersi per un supporto tecnico-legislativo.

Nulla di male, per carità: ma ci si chiede per che cosa vengano pagati amministratori e funzionari del Comune che dovrebbero supportare Lionetti nel rispondere, con argomentazioni valide e convincenti le scelte attuate dall’amministrazione comunale, piuttosto che fare ricorso a “privati cittadini” qual’è, appunto Gentile.

Fra l’altro, viene spontaneo chiedersi: come mai solo ora – cinque anni dopo! – si afferma che l’Avviso Pubblico che portò Cafaro a ricoprire quel ruolo in Comune era “contrario alla legge”. Perché nessuno dei consiglieri di minoranza dell’epoca disse nulla? Perché nessun esposto all’Ordine dei Giornalisti (se non proprio alla Procura, visto che potrebbe configurarsi anche un reato) fu inoltrato?

Per un gruppo di minoranza – quale era quello di “Nuova Ideadomani” di cui faceva parte Gentile – che proponeva interrogazioni anche sul posizionamento degli alberi di Natale agli angoli delle strade, è difficile da crederci.

 

La seconda risposta ha riguardato l’Ecopunto “Murgia Green” che raccoglie carta, plastica e lattine da riciclare e che corrisponde un corrispettivo ai cittadini che li conferiscono. Per il Comune, l’Ecopunto è stato inadempiente rispetto al “protocollo di cooperazione”  stipulato nell’aprile scorso e per questo i rapporti si sono via via logorati, anche perché – ha detto Lionetti nella sua risposta – “il progetto non comporta un beneficio al paese”, anzi si tratta, per il Comune, di una attività in perdita.

Il Consigliere Carmelo Briano ha sottolineato che ad oggi sono oltre 600 gli utenti registrati all’Ecopunto e che grazie a questa attività in tanti riescono a percepire un piccolissimo reddito,, utile per la vita quotidiana; quanto ai costi, l’ex assessore all’ambiente ha smentito il sindaco: “i soldi che il Comune riconosce all’Ecopunto sono quelli che dovrebbe versare alle piattaforme di selezione dei rifiuti, attività – appunto – che svolge l’Ecopunto, senza alcuna aggravio”.

Briano, infine, ha sollecitato l’amministrazione a svolgere uno sguardo attento alla raccolta differenziata che, stando ai suoi personali calcoli, è in netto calo.

Al momento, i dati disponibili del servizio regionale sono fermi ad agosto 2014, dunque non sappiamo se quanto affermato dal consigliere d’opposizione sia vero o falso.

Le interpellanze  delle minoranze

La prima ha riguardato la concessione di un contributo di 50,00 euro al Circolo cassanese di Legambiente da parte del Comune per una recente iniziativa. Per la Di Medio ciò sarebbe in violazione della norma per cui “chi ha degli incarichi per qualsiasi ente non può ricevere direttamente o indirettamente altri contributi”.  Il riferimento è al portavoce del Sindaco, Gianni Spina che di Legambiente era Presidente, ora dimissionario.

Altra interpellanza quella relativa alla stradina tra via Pellerano e via Colamonico, per cui un gruppo di cittadini ha raccolto le firme per la revoca del provvedimento: la minoranza ha chiesto qual è, nel merito, la volontà dell’amministrazione.

La consigliera Angela Contursi ha poi chiesto notizie  sul  5×1000 che i cittadini hanno deciso di destinare al Comune: circa 5mila euro la somma raccolta per quest’anno. L’assessore Enza Battista ha risposto che circa 3.500 saranno destinati a ripetere l’esperienza del dopo-scuola per i ragazzi più bisognosi e la somma rimanente ad altra attività sociale ancora da decidere; infine, sui libri in comodato d’uso per famiglie disagiate, la Contursi ha chiesto perché alcune fra di esse hanno acquistato i libri, sollecitate – come affermano gli stessi genitori – da alcuni insegnanti. Il sindaco ha affermato che nessun docente, fra quelli interpellati, ha sollecitato l’acquisto e comunque sarà effettuata ina verifica per capire quanti sono i beneficiari e come poter venir loro incontro.

I punti all’ordine del giorno

Tutti i punti in discussione sono stati approvati all’unanimità dei votanti dunque maggioranza e minoranza, tranne che l’assestamento di Bilancio su cui la minoranza si è astenuta.

Sono stati, dunque, approvati una variazione di Bilancio di 3.660 per i lavori in corso al Municipio; una causa persa dal Comune (per l’ennesima caduta di una cittadina che ha denunciato l’ente) e il conseguente risarcimento di 2.761 euro; un debito fuori bilancio per 1.623 euro di fatture impagate ad una ditta di pulizia; il Piano per il Diritto allo Studio presentato dall’assessore Battista, che prevede grande attenzione ai ragazzi disabili nonché l’istituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi; il Regolamento per l’adozione dei cani randagi  fra quelli ospitati nei canili convenzionati con l’ente comunale (chi porta a casa un cane, avrà un incentivo economico dal Comune per un massimo di 3 anni).

Approvata all’unanimità anche l’adesione all’Associazione “Cuore della Puglia” che riunisce oltre 30 comuni pugliesi, mirata alla partecipazione all’Expo 2015, versando una quota annuale di 3.000 euro. “Una occasione imperdibile per Cassano ed il suo tessuto imprenditoriale” ha affermato il Presidente della Prima Commissione Consiliare, Michele Maiullaro illustrando il provvedimento “che va nella direzione di creare finalmente un marchio d’area che promuove i prodotti ed il loro territorio”. Un impegno, quello di Maiullaro, che nella dichiarazione di voto favorevole è stato sottolineato dal Capogruppo Paparella: “il consigliere ci ha subito creduto a questo progetto – ha detto l’esponente di “Rinascita” – ed ha profuso un grande impegno” partecipando agli incontri con gli altri partner, portando a casa un significativo risultato.

 

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