Economia

Lavoro: le testimonianze di chi è a rischio

incontro pd sul lavoro

 

Storie drammatiche di persone tradite e disperate, prima ancora che di crisi aziendali, quelle ascoltate nei giorni scosi nell’incontro organizzato dal Pd di Cassano delle Murge in merito alle emergenze lavoro sul nostro territorio. “Un incontro che si inserisce in un percorso più ampio fatto di tappe di ascolto che puntano a riportare la politica, prima ancora che il partito, tra la gente”, ha spiegato il neo portavoce dell’amministrazione comunale cassanese, Gianni Spina introducendo la serata.

Le testimonianze di Nicola Azizzi, infermiere dell’Ospedale Miulli di Acquaviva, Giovanni D’Ambrosio della Fondazione “Salvatore Maugeri” di Cassano e Giuseppe Difonzo delle Industrie “Natuzzi” hanno riempito di drammaticità la Sala Consiliare.

“Ho vissuto un tradimentoha detto Azizzi –  quello di un’azienda per la quale hai lavorato con passione per tanti anni e che poi ti mette con le spalle al muro: contano solo i numeri, non sei più nessuno. E cambia anche la voglia di lavorare” Dall’oggi al domani tutti i dipendenti del Miulli, sono stati costretti a rinunciare a 300 euro in busta paga per venire incontro alle necessità dell’ente ecclesiastico, sempre in bilico fra azienda sanitaria pubblica e clinica privata. Ora il Concordato fra Miulli e creditori sembra stia andando per il verso giusto e le speranze di non perdere il lavoro ci sono tutte.

Per la “Maugeri”, Giovanni D’Ambrosio ha spiegato come i lavoratori gravino per circa il 60% sui costi dell’azienda e per questo la Fondazione vuole tagliare 18 milioni di euro sul costo del lavoro. La vertenza è aperta da luglio ma i sindacati sono disposti a sacrifici, certamente lontani dalle richieste dell’azienda.

Ancor più drammatica, invece, la vicenda della Natuzzi, “un dramma per tutto il nostro territorio quello di un’azienda che ha sì dato tanto, ma ha anche preso molto, soprattutto dai lavoratori” ha spiegato Difonzo, supportato in aula da tanti suoi amici e colleghi come il cassanese Rossano Percoco che ha sottolineato il dramma sociale che molte famiglie stanno vivendo “sull’orlo del suicidio”. Tra banche che non riconoscono gli accordi stipulati con la Regione Puglia, quest’ultima che eroga fondi ma non sufficienti e azienda che spesso si fa cieca e sorda, spendendo soldi per pagare profumatamente manager che si susseguono al capezzale del grande malato, a farne le spese sono i lavoratori che vivono ogni giorno una precarietà di fatto.

Assente, pur previsto dal programma, il Segretario Provinciale del Pd, Ubaldo Pagano, è toccato al Segretario cittadino Davide Pignatale concludere i lavori. “La perdita del lavoro è una ferita che giornalmente viviamo – ha detto Pignatale – e che percepiamo dal contatto diretto con i cittadini. La perdita del posto di lavoro diventa devastante per ogni persona, sia nella sua dignità che nel proprio vissuto che arriva poi a scontrarsi con i lato più duro del capitalismo. Il valore dell’uomo viene sostituito da il valore del denaro, l’uomo dal numero.

Si è persa inoltre la dimensione della solidarietà, anche tra gli stessi lavoratori, ognuno pensa per se stesso, solo davanti alle proprie problematiche.

Qui il desiderio del nostro partito di riportare la discussione al centro dell’azione, ritornando ad un politica che come ha detto un relatore deve sporcarsi le mani. La rabbia di un lavoratore è giusto sia ascoltata, è giusto che sia canalizzata in un confronto costruttivo. Dall’incontro è emersa l’esigenza che il nostro territorio non viva passivamente le crisi delle tre grandi “Aziende”, ma possa iniziare a pensare ad uno sviluppo più aderente alle sue vocazioni, turismo, l’enogastronomia e tanto altro.

Il Pd di Cassano si farà comunque portavoce delle istanze di questi lavoratori cercando di avviare dei tavoli o osservatori sulle problematiche trattate ed in sede istituzionale magari promuovere un documento che veda la condivisione di tutte le forze politiche a supporto delle emergenze in atto”.

 

 

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