Politica

Emergenza neve: parla il sindaco Lionetti

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Dal sindaco Vito Lionetti, riceviamo e pubblichiamo.

 

Nei giorni scorsi condizioni metereologiche particolarmente avverse hanno colpito Cassano, come molti altri comuni del Centro-Sud, un evento eccezionale che non si vedeva da molti anni.

Notevoli, indubbiamente, sono stati i disagi che la cittadinanza ha vissuto in quelle ore.

La risposta del Comune è stata tempestiva, contrariamente a quanto affermano i soliti malevoli, soprattutto nell’assicurare assistenza ai malati, in particolare agli emodializzati, che dovevano recarsi nei vari ospedali e ai presidi sanitari del paese. Questa era la priorità.

Certo, non sempre la risposta è stata pienamente efficace, soprattutto nella zona dei borghi.

Le ragioni di un intervento non sempre sufficiente ad alleviare il disagio di molti cittadini è stata determinata da cause oggettive non certo a disattenzione o, peggio, da scarso impegno.

Sono accuse che chi è stato in prima linea ad affrontare l’emergenza: volontari della Pubblica Assistenza, Polizia Locale, Carabinieri e Amministrazione comunale, rigettano. Critiche dietro le quali, molto spesso si sono celate strumentalizzazioni politiche.

Le difficoltà, incontrate nascono da una insufficienza di mezzi idonei a fronteggiare situazioni di questo tipo.

Per intervenire su un’area vastissima abbiamo potuto contare solo su un mezzo spargisale della Protezione Civile locale e su quattro veicoli spalaneve messi a disposizione da alcuni cittadini, il numero massimo che si è riusciti a mobilitare, in assenza del supporto di altri enti sovracomunali. Infatti, i collegamenti e le richieste di intervento alla sala operativa della protezione civile regionale e all’unità di crisi della prefettura sono stati continui, ma gli interventi degli stessi non sempre stati tempestivi visto che dovevano occuparsi dell’intera regione.

Il senso di responsabilità di questi cassanesi, che ringraziamo profondamente, ha impedito di trasformare l’emergenze-neve in un vero e proprio dramma.

L’attivazione delle procedure di emergenza erano già cominciate il giorno 29 con la preparazione dei mezzi e del sale.

Lo spargimento di quest’ultimo è iniziato il 30 dicembre ed è proseguito per tutti i giorni dell’emergenza.

Inoltre, non abbiamo potuto contare sul supporto della ditta della nettezza urbana, come in altri comuni e come succedeva nel passato, in quanto inspiegabilmente quest’appalto, aggiudicato nel 2013, non prevede il servizio di spargimento del sale in queste situazioni.

Un errore imperdonabile (se di errore si tratta). E così Cassano si è ritrovata di colpo senza mezzi e un numero adeguato di operatori che avrebbero potuto liberare i marciapiedi e il centro storico o quelle strade secondarie dove i mezzi spalaneve non possono entrare e quindi alleviare, e di non poco, le difficoltà che i cittadini hanno subito nel momento in cui le strade ghiacciavano. In questo caso il mezzo della protezione civile avrebbe potuto concentrarsi solo alla cura dei borghi.

In una situazione così complessa, nelle ore dell’emergenza, qualche altro anziché fornire collaborazione, magari anche qualche suggerimento si è preso la briga di mettere per iscritto le proprie riflessioni e di ricordare le consegne alla nuova Amministrazione da parte della vecchia.

Si è fatto cenno, tra l’altro, al provvedimento di costituzione del COC – il Centro Operativo Comunale quale unità di crisi locale di protezione civile – lasciato in consegna al nuovo primo cittadino e alla nuova Amministrazione comunale.

Ci si è dimenticati di dire, però, che la proposta di adozione di quel provvedimento ha la data del 18 dicembre del 2012.

Pontificare, quando in quasi due anni non si è riusciti ad adottare un provvedimento importante (che in ogni caso necessita di stanziamenti adeguati per non farlo restare solo sulla carta) ci appare alquanto improvvido. Oltre che inutile. E in ogni caso, il Comune è rimasto sempre aperto e presidiato dal Sindaco e da dipendenti che hanno ricevuto e smistato le telefonate alle forze impegnate sul campo.

Ma non vogliamo giocare allo scaricabarile. Non ci interessa. Dobbiamo mettere a frutto l’esperienza fatta in questi giorni.

Già stiamo lavorando all’aggiornamento del piano di protezione civile comunale, fermo al 2008, oltre ad organizzare una unità di crisi all’altezza di ogni situazione, a studiare serie convenzioni ad hoc per il rischio neve, ma anche per il rischio incendi e allagamenti e a come potenziare la protezione civile locale, con una convenzione rivista e potenziata.

Adesso vogliamo solamente ringraziare quanti si sono impegnati in questi giorni: il comandante , il suo vicario e gli agenti della Polizia Locale; il comandante dei Carabinieri; i proprietari dei mezzi spalaneve e in modo particolare gli Angeli della Pubblica Assistenza che, gratuitamente, sacrificando anche momenti importanti della propria vita personale – in ore che dovevano essere di festa in famiglia – hanno lavorato sodo per tutti i cittadini (solo nella giornata di martedì sono una settantina gli automobilisti che sono stati soccorsi dall’associazione cassanese, tutti purtroppo rigorosamente senza pneumatici da neve o catene).

Persone, lo diciamo con forza, che non meritano le accuse e le bugie che gli sono state riversate addosso in questi giorni.

Grazie, inoltre, a quei cittadini che ci hanno dato un mano. Soprattutto a quelli che, comprendendo le difficoltà, non hanno atteso l’aiuto dall’alto, ma addirittura hanno fornito supporto a quelli più in difficoltà o hanno contribuito a rendere più agevole la circolazione stradale impegnandosi a ripulire almeno i tratti di strada più prossimi alle proprie abitazioni. Grazie ai giovani che abbiamo visto aiutare i più anziani. Grazie anche ai ragazzi che col gioco hanno portato un po’ di spensieratezza nel nostro paese, riscoprendo e vivendo la magia che la bianca coltre di neve, insieme a qualche inevitabile disagio, è in grado di portare talvolta per le vie cittadine.

Una Cassano solidale e creativa che, nonostante tutto, si rimbocca le maniche e si sporca le mani più che dare fiato alla bocca.

La Cassano migliore. Senza dubbio.

 

 

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