Cronaca

Avrebbe favorito due parenti: a giudizio De Nicolò

marco de nicol

Il Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Bari, Giovanni Abbattista ha rinviato a giudizio, con le accuse di abuso d’ufficio e divulgazione di segreto d’ufficio, l’ex direttore amministrativo dell’Arpa Puglia, Marco De Nicolò (nella foto) accusato di aver favorito due parenti in due diversi concorsi per l’assunzione di collaboratori presso l’Agenzia regionale per l’ambiente.

I fatti contestati si riferiscono agli anni 2008-2009.

Il processo comincerà il 4 maggio prossimo dinanzi ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale barese.

De Nicolò, stando all’ipotesi accusatoria, agevolò una nipote e poi un’amica di famiglia, per aiutarle a superare i concorsi (cosa che avvenne) abusando del suo ruolo di commissario in entrambe le selezioni.

Uno dei due concorsi, quello dell’ottobre 2008, è lo stesso per il quale il sindaco di Bari, Antonio Decaro, è stato processato e assolto dall’accusa di tentativo di abuso d’ufficio. Nello stesso processo era coinvolto anche De Nicolò, accusato di aver fornito le tracce della prova, e che è stato condannato in primo grado (l’appello è pendente) alla pena (sospesa) di un anno di reclusione.

Marco De Nicolò è stato per diversi anni Direttore Amministrativo della sede cassanese della Fondazione “Salvatore Maugeri”; nel 1995 si candidò al Consiglio Comunale di Cassano ma non fu eletto.

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