Politica

Rifondazione, legge elettorale: “una indecenza”

massimo bongallino

Dal Segretario cittadino di Rifondazione Comunista, Massimo Bongallino, riceviamo e pubblichiamo un Comunicato della Segreteria Regionale di P.R.C. sulla nuova legge eletorale pugliese.

 

Indecente; la legge elettorale approvata ieri dal Consiglio regionale con il voto favorevole dei due maggiori partiti Pd e FI è indecente, misogina e maschilista. Perfino la insufficiente proposta  delle liste  cosidette “50 e 50” tra i due sessi è stata bocciata, dimostando la totale arroganza di una  classe politica che merita solo il disprezzo. Ma questa legge segnala che costoro sanno di essere destinati alla sconfitta e tremebondi fissano uno sbarramento al 8% che sperano possa consentirgli di non rispondere delle loro malefatte;  nemmeno la famigerata legge elettorale fascista “Acerbo”, aveva avuto il coraggio di fare tanto.

Se nel 1924 ci fosse stata questa legge L’on Matteotti non sarebbe stato assassinato perché non avrebbe potuto denunciare i brogli e le intimidazioni  fasciste, semplicemente in quanto lo sbarramento lo avrebbe tenuto fuori dal parlamento, così come avrebbe tenuto fuori Gramsci, Giolitti e tutti i partiti democratici ad eccezione del partito popolare. Siamo all’abbandono della  democrazia.

Ci rivolgiamo a chi ritiene che la democrazia sia un bene non disponibile ai compromessi della politica, ci rivolgiamo  ai compagni e alle compagne di Sel ma anche a tutti i democratici comunque collocati: la demolizione dello spirito Costituzionale  da parte del PD impone che lo si abbandoni al suo destino:

Si costruisca  immediatamente una diga anche elettorale che sappia contrapporsi alla deriva autoritaria. Non si svenda la Democrazia per squallidi calcoli di interessi elettorali; Si esca dalle ambiguità, non sia questa ignobile legge elettorale la cifra di quel sogno che è stato la “Primavera Pugliese”. Siamo ancora in tempo.

 

 

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