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Randagi, nuova ordinanza per la cattura

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La ditta Natura Center accalappierà i cani randagi e i costi dell’intervento saranno interamente addebitati all’ASL Bari: lo ha stabilito con una Ordinanza adottata questa mattina il sindaco Vito Lionetti.

“L’Azienda Sanitaria Locale ad oggi – spiega una nota del Comune di Cassano – non ha ancora dato seguito all’ordinanza sindacale n. 8 del 5 marzo scorso, che impone all’ASL Bari, competente in materia di randagismo, di procedere con estrema urgenza alla cattura dei cani vaganti per le vie del paese che manifestano segni di aggressività contro le persone.

L’amministrazione comunale ha sollecitato più volte l’ASL a dare seguito al provvedimento. Ma alla data odierna, non solo nessun intervento di accalappiamento è stato effettuato sul territorio, ma al Comune non è giunto alcun riscontro all’ordinanza emessa, né risposte alle diverse richieste di intervento.

Al fine di garantire l’incolumità pubblica, messa a repentaglio dalla presenza di randagi che potrebbero aggredire i cittadini, di scongiurare anche situazioni di pericolo igienico-sanitario o di danno al decoro pubblico, dovuto allo sversamento dei bidoncini della raccolta differenziata da parte dei randagi in cerca di cibo, il sindaco ha ordinato alla ditta Natura Center, già affidataria del servizio di accalappiamento da parte dell’ASL Bari e gestore del canile sanitario comunale, di procedere immediatamente, in coordinamento con il Comando della Polizia Municipale, all’accalappiamento delle mute di randagi presenti sul territorio.

Alla Natura Center viene ordinato di intervenire, innanzitutto, sui branchi di cani segnalati dai cittadini, randagi che hanno manifestato particolare aggressività e che stazionano in alcune zone del paese: piazza Dante, il rione Sacro Cuore, le zone dei plessi scolastici e il prolungamento di viale della Repubblica.

L’ordinanza del sindaco dispone che le spese per l’accalappiamento siano addebitate all’ASL Bari, ad oggi ancora inadempiente.

Alla ditta Natura Center, inoltre, viene ordinata la presa in carico presso il canile sanitario comunale dei cani vaganti recuperati, ai fini della sterilizzazione e della “microchippatura”, con successiva nuova immissione sul territorio degli esemplari idonei che non manifestano segni di aggressività, o ricovero degli altri esemplari presso il rifugio comunale, in attesa di affidamento a cittadini disponibili, con il trattamento economico previsto dal Comune per le adozioni.

 

 

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