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Maratona di Roma: i risultati dei cassanesi

Vitulli

 

Quella di Roma è una maratona già ostica di per sè: i continui cambi di direzione, i tantissimi tratti con i “sampietrini” sul fondo ed alcune salite “spezzagambe” dei colli romani ne condizionano il rendimento rispetto ad altre blasonate, simili manifestazioni. Se poi ci si aggiunge freddo, pioggia e vento il rischio che possa diventare un vero e proprio calvario è molto reale! Ma tutto ciò non ha fermato i nostri alfieri, i nostri portacolori cassanesi!

Carlo Vitulli è stato il primo a tagliare il traguardo soddisfattissimo dal suo lusinghiero time di 3:14:54 che ha significato migliorare di oltre 6 minuti il suo Personal Best ottenuto a novembre scorso nella Maratona di Firenze.

Il runner cassanese è giunto 748esimo (su oltre 15mila partecipanti).

 

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A seguire Giuseppe Minervini che ha tagliato il traguardo con un ottimo tempo: 3:30:42. Non è il suo primato ma, complice una preparazione non perfettamente adeguata, una prestazione che lo soddisfa ampiamente.

Antonio Beato, ampiamente soddisfatto della sua prestazione, ha fermato il crono sulle 3:53:40, migliorando il suo primato di quasi 9 minuti rispetto alla maratona di Valencia dello scorso novembre.

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Ultimo, ma non ultimo, Leonardo Campanale, soddisfatto delle sue 4:01.13 in netto miglioramento rispetto al tempo ottenuto nella Maratona delle Cattedrali dello scorso dicembre.

 

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Nella città eterna, capace di toglierti il fiato, tra luoghi simbolo della nostra civiltà e fra i monumenti più ammirati in tutto il mondo, il calore della gente che ti incita chiamandoti per nome, le sofferenze diventano sopportabili…

“Possis nihil Urbe Roma visere maius” (non vedrai al mondo nulla di più grande di Roma); tante volte, lungo quei 42,197 chilometri, questa frase antica come il tempo è risuonata nella mente dei nostri maratoneti.

Nella gara c’è stata la doppia vittoria etiope alla 21^ Acea Maratona di Roma. Il 30enne Abebe Negewo Degefa, ha vinto in 2:12:23.

Tra le donne si è invece imposta la 21enne Meseret Kitata Tolwak in 2:30:25. Il maltempo l’ha fatta da padrona, con diverse scivolate ed infortuni; anche i tempi dei vincitori sono mediamente più alti di 3minuti rispetto alle precedenti edizioni.

E questo fa ancora più onore ai nostri portabandiera!

Anche Papa Francesco, dopo l’Angelus, ha salutato i fedeli e i maratoneti, che in precedenza erano transitati per il Vaticano: “Nonostante il brutto tempo siete venuti in tanti. Complimenti, siete stati molto coraggiosi, proprio come i maratoneti: li saluto con affetto”.

La corsa è una storia da copiare, come scrivani della fatica. La maratona è il viaggio. Si fugge per arrivare. Per capire che alla fine non si è più gli stessi. Si corre, si cambia, si diventa.

Un bravo ai nostri gladiatori per averla conclusa, dopo un percorso fatto di sacrifici e lunghi allenamenti; arrivederci alla prossima impresa!

 

 

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