Cronaca

Vicenda Massarosa: Giuliani querela il sindaco

vito lionetti piccola

Rischia di finire in Tribunale uno strascico della vicenda legata al “plagio” delle Linee Programmatiche del Comune di Massarosa da parte dell’Amministrazione cassanese.

L’ex assessore Luciano Giuliani, marito dell’ex sindaco Maria Pia Di Medio, attuale consigliera comunale di minoranza, ha, infatti, querelato per “diffamazione a mezzo stampa” il sindaco Vito Lionetti che questa sera è stato convocato presso la Caserma dei Carabinieri per fornire la sua versione dei fatti.

Tutto nasce all’indomani della Conferenza Stampa durante la quale, lo scorso 12 settembre, la Di Medio lanciò le dure accuse di plagio nei confronti di Lionetti e della Lista “Rinascita” di aver copiato le Linee dal comune in provincia di Lucca che le aveva approvate anni prima.

Un copia-e-incolla che portò l’ex sindaco a chiedere le dimissioni di Lionetti ad appena cento giorni dalle elezioni amministrative.

Due giorni dopo, con un comunicato stampa, “Rinascita” rispose alle accuse della Di Medio, rigettando le accuse e parlando di “buone prassi” da cui l’amministrazione cassanese aveva preso spunto.

Va detto che di quel comunicato, pur non essendone l’autore, il sindaco si è assunto la paternità anche in sedi ufficiali quale il Consiglio Comunale, in risposta ad una interrogazione della stessa Di Medio.

Nel corpo del comunicato c’era un riferimento alla vicenda della “Tributaria” e del dott. Luciano Amedeo Giuliani: si accusava la moglie dell’ex assessore, Di Medio cioè di non aver saputo, in cinque anni di amministrazione, farsi pagare gli 80mila euro che ancora il Comune di Cassano doveva ricevere dopo una sentenza di condanna definitiva. Condanna a cui Giuliani era stato condannato “in solido” assieme all’ex sindaco Leporale e ad altri assessori.

Successivamente, la Di Medio dimostrò, bonifico alla mano, che la quota-parte di quanto suo marito doveva al Comune (37.310 euro) era stata regolarmente versata e che dunque nulla più era dovuto da parte di Giuliani.

La vicenda – a parte la parentesi spettacolare con la troupe di “Striscia la Notizia” che premiò il sindaco cassanese per il suo copia-e-incolla, – sembrava terminata lì.

Invece Giuliani ha querelato il sindaco Lionetti proprio per averlo tirato, a suo dire,  indebitamente in ballo sulla questione dei soldi della Tributaria.

“Ho riportato solo ciò che la Corte dei Conti ha scritto nella sua sentenza – ha spiegato il sindaco al nostro giornale – ovvero che gli 80mila euro devono essere dati al Comune di Cassano in solido con gli altri, non ho detto che Giuliani non ha dato quei soldi”.

Soldi che non sono stati del tutto versati nelle casse del Comune tanto che qualche settimana fa proprio il sindaco ha firmato un Decreto di nomina per un avvocato barese, Domenico Petronella, per recuperare “in solido” le somme ancora da pagare da parte dei sei condannati.

Mentre, infatti, Giuliani ha pagato, restano ancora alcuni dei condannati che non hanno versato il dovuto e il Comune ora vuole recuperare tutte le somme.

Lionetti si è detto tranquillo e sereno e che si difenderà “a livello personale”, non come amministratore, sicuro che tutto finirà nel nulla.

 

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