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Concorso per corti: il video vincitore non era inedito

video inedito o no

Si staglia l’ombra del dubbio sul vincitore del Primo Concorso di cortometraggi “Cuore di Puglia”, la cui serata finale si è svolta domenica scorsa nel Castello Svevo di Sannicandro di Bari (leggi l’articolo).

Il corto Primo Classificato, come segnalato oggi da alcuni partecipanti al Concorso, non è inedito: come l’immagine sotto dimostra “Salsatime killer” era già online dal 3 agosto 2014, sul sito di un quotidiano italiano, poi successivamente rimosso.

video inedito piccola

 

Il cortometraggio di Antonio Giacummo, che narra con stile alla Quentin Tarantino la realizzazione di un tipico prodotto pugliese, la salsa, sarebbe dunque già conosciuto in Rete.

E’ vero che il Bando di Concorso non parla di “video inediti” ma di “storie inedite” ed “originalità” degli stessi ma è altrettanto vero che nel corso della serata di presentazione, alcuni membri della Giuria, parlando delle motivazioni generali che hanno portato alla vittoria i primi tre corti, spiegava che uno dei criteri per la vittoria era costituita dall’aver girato filmati inediti.

Con tutta probabilità neppure la Giuria si era accorta che quel filmato non era inedito ma nella scheda di adesione che ogni organizzazione era obbligata a consegnare, si chiedeva esplicitamente se si trattava di opera prima inedita e dunque occorre verificare tali schede.

Ma c’è di più.

Come scrivevamo qualche giorno fa, sin da subito il video vincitore (che, lo ricordiamo, si è portato a casa un premio da 3mila euro, soldi pubblici visto che a finanziare l’Associazione e dunque il Concorso sono i 39 Comuni che ne fanno parte) è sembrato non aderire a tutti i canoni esposti dal Bando di Concorso. Che parla, ad esempio, di “biodiversità” che deve essere narrata nel corto oppure di “riferimenti alle produzioni tipiche e ai bene culturali e ambientali di almeno 5 Comuni” che fanno parte dell’Associazione.

Tutte caratteristiche che solo con molta forza immaginativa il corto vincitore ha. Almeno a parere della Giuria.

Innegabili, certo, le qualità artistiche del corto.

Ma se Bando c’è, occorre rispettarlo, così come hanno fatto gli altri 17 concorrenti, senza considerare coloro che – a detta della Giuria – sono stati esclusi proprio perché non rispettavano le indicazioni dettate dal Bando.

Della vicenda è stato messo a conoscenza il Presidente dell’Associazione “Cuore di Puglia” e sindaco di Acquaviva delle Fonti, Davide Carlucci che pare abbia inteso interpellare la Giuria per capire bene il da farsi.

 

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