Cronaca

Automedica spacca la ruota in via Carafa

auto medica con ruota persa

Un tombino divelto, buche sull’asfalto e una ruota che si spacca e mette a rischio quattro persone a bordo di un’automedica, fra cui tre anziani dializzati.

Poteva finire molto peggio l’incidente che l’altra sera, su via Carafa (la Circonvallazione) è occorso ad un’automedica a cui si è spaccata la ruota anteriore destra, arrestandosi dopo qualche decina di metri, per fortuna senza conseguenze per i passeggeri, se non un grande spavento.

Per di più – stando a quanto raccontano alcuni testimoni oculari – i soccorsi sono arrivati dopo oltre mezz’ora dalle chiamate.

Ma andiamo con ordine.

Nel tardo pomeriggio del 25 aprile, intorno alle  19.00 circa, un’automedica proveniente dal “Miulli” di Acquaviva percorre via Ettore Carafa: a bordo, oltre all’autista, ci sono tre anziani provenienti dalla cure mediche per dializzati: un uomo e due donne. Nel tratto di strada fra via Acquaviva e il supermercato che si affaccia su quella strada, l’auto non riesce ad evitare una delle tante buche sul manto stradale, già segnalate tante volte all’Ufficio Tecnico del Comune e alla Polizia Municipale di Cassano ma senza successo, evidentemente, visto che su quel tratto di strada gli incidenti si susseguono in maniera periodica, quasi tutti dovuti alle condizioni pessime del manto stradale e dei tombini.

L’auto inizia a perdere il controllo, percorre qualche decina di metri ma per fortuna si arresta, lasciando sull’asfalto una lunga striscia: la ruota anteriore destra si è contorta, spaccando l’asse. Solo la fortuna ha voluto che non succedesse qualcosa di peggio.

Dopo l’incidente sono in molti a fermarsi: capiscono che l’automedica trasporta persone anziane, già provate dal trattamento cui un giorno sì e uno no devono sottoporsi per sopravvivere.

Partono telefonicamente le prime richieste di soccorso: alla Polizia Municipale di Cassano ma anche ai Carabinieri, al numero di emergenza 112. Intanto alcuni automobilisti  confortano gli anziani, chi offrendo un bicchiere d’acqua, chi scambiando qualche parola per tranquillizzarli, in attesa dei soccorsi.

Che però tardano ad arrivare.

Nuovo giro di telefonate da parte di alcuni passanti – che fanno presente anche la particolare situazione di salute dei tre anziani dializzati – mentre il guidatore dell’automedica mette in sicurezza il tratto di strada interessato dall’incidente.

“Stiamo arrivando”, assicurano i soccorsi ma i minuti passano e per gli anziani diventa sempre più difficile aspettare tanto che uno dei tre trova un passaggio e se ne va con un conoscente che passava da lì per caso.  

Sono decine, intanto, le macchine che si fermano per prestare aiuto e visto che né Carabinieri né Polizia Municipale si vedono in zona, anche le altre due donne decidono di andar via con alcuni conoscenti che le accompagneranno a casa.

Dopo circa mezz’ora arrivano i soccorsi, una pattuglia della Polizia Municipale mentre quella dei Carabinieri promessa dalla Compagnia di Altamura pare non sia mai arrivata.

Ma a quel punto c’è poco da fare se non verbalizzare il tutto e prendere nota dell’ennesimo incidente causato dall’asfalto insicuro e dalle grate pericolose su quel tratto di strada così come su molte altre strade in paese.

Una situazione che in tanti hanno denunciato alle autorità competenti da mesi e mesi, senza che nulla sia stato fatto di concreto: c’è da chiedersi che cosa sarebbe potuto accadere se si fosse trattato di una situazione ancor più a rischio, magari una ambulanza con feriti.

La situazione di pericolo e i ritardi nei soccorsi avrebbe messo a repentaglio la vita di qualcuno.

E, si sa, spesso se non ci scappa il morto, non si interviene…

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