Politica

Comunicazione Istituzionale, questa sconosciuta

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Non è un titolo provocatorio, ma una triste realtà. Dobbiamo purtroppo constatare che i nostri Amministratori sono incapaci di comunicare con la cittadinanza, salvo alcune distorsioni di fondo e  di distinguere tra attività politica personale e attività politica istituzionale, confondendone  gli  ambiti  e le competenze. Chiariamo subito: non solo oggi, ma anche in passato, con Amministrazioni formate da altre persone e con altri colori politici.

Per averne conferma basta visitare i siti Istituzionali dei Comuni in cui risediamo che, occorre precisarlo, non sono solo una “gentile concessione” degli amministratori, ma obbligatori per legge. Così come “dovrebbe” essere obbligatorio manutenerli e aggiornarli.

Ebbene, li troverete  asfittici, sonnolenti, poco interessanti, per niente aggiornati. Se siete fortunati potrete ricavarne qualche piccola informazione, spesso vecchia di qualche anno al pari di una fotografia sbiadita.

Qualche volta, ma non necessariamente e solo se siete davvero fortunati, potrete addirittura leggere di comunicazioni obbligatorie in ossequio alle vigenti disposizioni di legge, anche riguardo alla trasparenza; un bellissimo progetto che voleva promuovere attraverso questo semplice strumento il “controllo” da parte dei cittadini circa le attività istituzionali/amministrative. Impiantato un paio di anni fa e precisamente nel 2013 è stato lasciato appassire. In alcune sezioni il tempo si è fermato a quella data.

Esempio per tutti il sito del Comune di Cassano delle Murge. Anche nelle semplici cose. Volete sapere chi sono gli assessori o i componenti le Commissioni Consiliari? Informazioni vecchie di mesi, non aggiornate. Volete conoscere l’articolazione degli uffici per eventualmente contattarli? Inutile. Alcuni di quei responsabili non ci sono nemmeno più, lavorano altrove o hanno altre mansioni. Ci sono consulte comunali? Quali sono? Da chi sono composte? Quale attività svolgono? Non c’è traccia.

Ancora un esempio? Vi invito a cercare informazioni sul sito istituzionale circa la raccolta differenziata.  C’è un apposito link che vi rimanda ad altro sito web che dovrebbe contenere informazioni utili alle modalità di erogazione del servizio. Provate a vedere in quali giorni conferire le diverse tipologie di rifiuti e vi renderete conto che sono dati errati, non aggiornati. E’ intervenuta nel frattempo una importante modifica ma per conoscerla dovete cercarla con tanta pazienza tra gli avvisi. Se poi volete altre informazioni circa la raccolta desistete. Non ci sono.

Volete sapere cosa ne è stato dei progetti dell’Amministrazione, del loro avanzamento ,delle  attività degli Assessori, delle Commissioni Consiliari? Non ne troverete nemmeno i titoli. Esito dei Bandi Pubblici? Niente.

Unica sezione utile quella dell’Albo Pretorio, ma spesso nemmeno quella. O meglio, i documenti ci sono, ma spesso illeggibili. Il punto è che se abbiamo velleità artistiche e decidiamo di rappresentare i nostri elaborati a colori, con variegate e sfavillanti tonalità cromatiche, dobbiamo essere consapevoli che scansionare gli stessi in bianco e nero, con bassa risoluzione, magari da fotocopie sgualcite e renderli utili alla pubblicazione, avrà come risultato un documento difficilmente leggibile. Per questo aspetto gli amministratori non sono responsabili: si tratta di imperizia da parte degli uffici. Possiamo comunque  scrivere di omessi e superficiali controlli.

Potremmo continuare con i bilanci assenti o comunque non in evidenza, informazioni elettorali non pubblicate, regolamenti obsoleti e/o mancanti  e tanto altro. Se davvero volete conoscerli dovete sapere a chi rivolgervi, chiedere la cortesia e forse li otterrete, a patto che lo facciate personalmente/fisicamente. Inutile chiederli attraverso diavolerie quali email o altri strumenti elettronici: sono completamente ignorati. Un percorso ad ostacoli infinito.

Con dei distinguo. E ritorno all’incipit. In effetti, spulciando, qualcosa c’è. Non sui  siti istituzionali, ma sui social network. Si, perché la comunicazione avviene, unicamente, attraverso questi strumenti. Inspiegabilmente.

Io vorrei leggere di progetti, attività, valutazioni nelle sedi preposte. Non devo essere obbligato a chiedere l’amicizia al Sindaco o all’Assessore di turno per essere messo a conoscenza della loro attività istituzionale. Inserite, in bella mostra sul sito web del Comune una informativa al riguardo (… Si rimanda a Facebook/Twitter qualsiasi notizia circa la nostra attività …).

Può andare bene per promuovere l’immagine politica personale, ma non quella istituzionale. Eppure se è stata organizzata una manifestazione, attività culturale, conferenza o anche semplice e importante informazione alla cittadinanza potete leggerla solo e unicamente  su quei profili. 

Attenzione: non nella eventuale pagina ufficiale dell’Amministrazione, se esiste, ma sul profilo individuale. Voglio sperare che quei profili siano aggiornati personalmente e non da collaboratori, consulenti  e/o dipendenti pubblici. Eppure qualche sospetto c’è; non sarebbe corretto e probabilmente costituirebbe violazione di legge.

Possibile che di tante attività poste in essere, siano esse culturali, commerciali, turistiche non ci sia una minima traccia sui siti Istituzionali?

Il visitatore che voglia venire nelle nostre cittadine deve necessariamente sapere chi sono il Sindaco/Assessore della città, cercarli sui social network per conoscere di eventi, manifestazioni, opportunità, interventi?  Ma non sono stati investiti soldi pubblici per promuovere la comunicazione?

In conclusione  sarebbe davvero bello poter essere aggiornati circa l’attività dei nostri amministratori, poter avanzare proposte, leggere dei progetti di cui i nostri assessori giornalmente si occupano (Se lo fanno! Di alcuni non si hanno notizie da nessuna parte, se non controllando nelle delibere di Giunta Comunale l’eventuale presenza/assenza) . Di quei grandi proclami quali bilanci condivisi, forum coi cittadini, stanze di “vetro” in cui tutto doveva essere reso pubblico, trasparente e partecipato cosa ne è stato? Utili solo per “sognare” in campagna elettorale?

E i partiti politici? Dove sono e cosa fanno? Hanno proposte? Ne discutono? Vale per tutti, da quelli “storici” e consolidati alle neo formazioni quali i Cinque Stelle.

Dovreste forse rivisitare il concetto di “attività politica”, un concetto che vi è estraneo. Salvo che la nuova e purtroppo unica proposta politica  sia quella di un “mi piace”  sui social network. Quelli più scafati, attivisti indefessi, condividono o ritwittano. E basta. Se c’è un commento si tratterà quasi certamente di una invettiva contro qualcuno.  Nulla di più. E forse è già tanto.

 

 

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