Economia

La “S. Maugeri” ammessa al concordato preventivo

fondazione maugeri pavia

Con un provvedimento di otto pagine, depositato il 12 giugno presso la cancelleria, la Sezione fallimentare del Tribunale di Pavia, presieduta dal dottor Andrea Balba, con i colleghi Francesca Paola Claris Appiani e Paola Filippini, ha accolto la richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo in continuità, presentata da FSM il 2 maggio scorso, con il supporto dello Studio Bonelli Erede Pappalardo e dello Studio Benazzo in qualità di legali, con R&S in qualità di advisor finanziario e con CERGAS Bocconi in qualità di advisor industriale.

I giudici – spiega una nota della Fondazione – hanno deciso dopo aver vagliato l’istanza e la documentazione allegata e dopo aver letto la relazione dei commissari che avevano seguito la procedura di concordato con riserva, iniziata nel novembre dello scorso anno.

Come hanno ricordato gli estensori nel provvedimento, al Tribunale spettava il controllo di legittimità e un giudizio di fattibilità della proposta concordataria e, tramite i propri periti, ha “attestato la veridicità dei dati aziendali esposti”, “riscontrato la fattibilità della proposta” e “attestato la maggior convenienza rispetto alla procedura fallimentare e il miglior soddisfacimento dei creditori in funzione della continuità aziendale”.

Il provvedimento quindi ripercorre la struttura del risanamento, con la creazione da parte di FSM di un Fondo immobiliare, al quale conferire una buona parte del patrimonio immobiliare per 115,3 milioni, accollandosi debiti per 46,8 milioni di mutui e che emetterà quote di valore nominale complessivo per 68,5 milioni. Prevista quindi la creazione di una Newco cui FSM conferirà le attività sanitarie e un “Veicolo speciale di smobilizzo in forma di società per azioni” che avrà come oggetto sociale “la vendita delle quote del Fondo per la soddisfazione dei creditori”.

Il Tribunale ha accettato integralmente la proposta di suddivisioni dei creditori in nove classi avanzata da FSM. Dall’adesione della maggioranza delle classi al piano concordatario, dipende l’omologa, ossia l’approvazione del concordato stesso.

Si attende ora la riunione dei creditori in assemblea, fissata il 14 ottobre 2015 alle ore 10,00. Creditori che potranno, all’interno delle classi proposte e in base ai loro crediti, manifestare il loro consenso o dissenso alla proposta. L’astensione viene considerata consenso. Il Tribunale ha quindi stabilito che FSM provveda a dare comunicazione a tutti i creditori entro il 25 luglio.

Tutta la procedura sarà seguita dai Commissari, che sono gli stessi nominati dal Tribunale nella fase del concordato con riserva, ossia il dottor Rolando Brambilla, il professor Stefano Ambrosini, l’avvocato Mauro Zampollo.  Il giudice delegato a seguire la procedura è lo stesso presidente, dottor Balba.

“FSM”, ha detto il presidente Gualtiero Brugger, “esprime la propria soddisfazione per l’ammissione al concordato preventivo e per l’adozione delle singole proposte in esso contenute. Si tratta della conferma della bontà di un percorso iniziato, con il piano di risanamento, nell’ottobre scorso, e che, come rileva lo stesso Tribunale, ha registrato l’essenziale adesione dei lavoratori, attraverso la ratifica massiccia degli accordi sindacali per la riduzione del costo del lavoro. La Fondazione”, ha concluso Brugger, “ha lavorato a un piano che permettesse di onorare i crediti nella massima misura possibile e comunque superiore a quella che caratterizza oggi procedure simili”.. 

 

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