Politica

Indennità, è scontro fra Emiliano e Zullo

ignazio zullo 1

E’ scontro a distanza fra Emiliano e Zullo, a proposito delle indennità di carica dei neo Consiglieri regionali della Puglia.

Il Governatore, infatti, ieri ha dichiarato che proporrà al Consiglio Regionale di portare da 11mila a 5mila euro (lordi) lo stipendio mensile dei  consiglieri, rilanciando la proposta dei consiglieri del Movimento 5 Stelle che già in campagna elettorale avevano annunciato che si taglieranno lo stipendio mensile (ancora più in basso:  3.000 euro al mese).

La popolare trasmissione radiofonica “La Zanzara” (su Radio24, condotta da Giuseppe Cruciani) ha intervistato, sempre ieri, il Consigliere regionale cassanese Ignazio Zullo (ascolta qui l’intervista – dal minuto 37.50) eletto lo scorso 31 maggio nelle liste “Oltre con Fitto”.

Zullo ha respinto la proposta di Emiliano, bollandola come “demagogica”, rilanciando provocatoriamente: “Proporrò un emendamento per tagliare ancora di più lo stipendio a noi consiglieri regionali: portiamolo a 1.000 euro al mese!”.

Oggi, in una nota, il rappresentante del movimento di Fitto, torna sulla questione con una nota:  “Emiliano continua a partecipare al festival della demagogia, nella evidente incapacità di dettare l’agenda delle risposte ai problemi pressanti della Puglia, cercando di strappare applausi con la teatralità che gli è solita, senza spiegare alla gente come stanno effettivamente le cose. Tenta di superare Grillo sul terreno della demagogia appropriandosi dei suoi cavalli di battaglia – dice Zullo – : siamo partiti dalla tesi che la parità di genere è il 50% della presenza femminile in giunta, quando la legge non prevede questo ma la presenza femminile ed ovviamente, i due posti assegnabili per Statuto ad Assessori esterni sono più che sufficienti per garantirla. Non potendo onorare le promesse pre-elettorali, ne vorrebbe cinque ma non dice alla Puglia che cinque donne, tutte esterne, portano ad aumentare i costi. Prosegue con l’ammiccamento al Movimento 5 Stelle al quale avrebbe voluto donare un assessorato per carpire la loro buona fede e creare un consociativismo di fatto in Consiglio, col preciso intento di annullare ogni voce contro il suo strapotere. E guarda caso, quando il M5S, gli risponde picche sull’Assessorato (figuriamoci se quelli vogliono prendersi carico dei problemi) e rilanciano chiedendo un ruolo di garanzia come la presidenza del Consiglio regionale, Emiliano tergiversa e fa teatro, secondo un copione che conosce a memoria e che recita non appena gli è possibile.

E, segui e segui Grillo, dove arriva?

Magia: al taglio degli stipendi ai consiglieri regionali, equiparandoli a quello del sindaco della città capoluogo: “Quanti applausi per Emiliano – spiega Zullo – ma lui sa perfettamente che questo non è possibile ed è più dispendioso per le casse pubbliche. Gli stipendi dei consiglieri regionali sono stabiliti da una legge del 2012 varata dal Governo Monti, che ha ovviamente valore in tutta Italia. Monti, nel definire le indennità dei Consiglieri Regionali ha tenuto conto del fatto che il ruolo del consigliere regionale è evidentemente diverso da quello del sindaco, il cui mandato elettorale è circoscritto alla città e non a tutta la regione come previsto dalla Statuto. Ma se ciò dovesse avvenire, per l’erario pubblico si aggraverebbero i costi poiché Emiliano non spiega alla gente che quanto percepito dal consigliere regionale è omnicomprensivo di qualsiasi spesa e che il consigliere regionale dipendente pubblico ha l’obbligo di lasciare il suo posto di lavoro senza percepire alcun emolumento; al contrario il sindaco percepisce il suo emolumento da lavoro pubblico incrementato dall’indennità di funzione da Sindaco sia pure decurtato del 50%, ha diritto al rimborso spese per tutte le attività svolte nell’ambito del mandato e per funzioni istituzionali e, al termine del mandato percepisce la buonuscita che al consigliere regionale Monti ha tolto.

Di conseguenza, se si applicasse alla Regione quello che sostiene Emiliano, certamente l’erario spenderebbe di più. Bravo Emiliano ma fare teatro significa illudere la gente di Puglia che invece ha bisogno di capire come intendi riorganizzare la sanità, eliminando i super-ticket e le maggiorazioni di tassazione Irpef e Irap da una parte e le liste di attesa dall’altra. Come intendi risolvere il problema dei rifiuti che salassa le famiglie con la tassazione; come intendi efficientare la spesa dei fondi comunitari e snellire le procedure burocratiche della Regione che impediscono e ritardano l’investimento pubblico e privato con gravi riflessi negativi su occupazione e lavoro.

Ovviamente non ci dire come hai fatto a Bari, nel tuo solito ‘teatrare’, che darai trentamila posti di lavoro che i baresi non hanno visto pur muniti di binocolo!” 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *