Cultura

“Tracce”, le cassanesi che hanno fatto la storia

presentazione libro amici 1

Ventidue, sono ventidue le donne cassanesi raccontate nella plaquette(una piccola pubblicazione) “Tracce di donne”, presentata il 26 giugno presso la  Sala Conferenze della Biblioteca di Cassano a cura dall’Associazione “Amici della Biblioteca” e della Fondazione “Albenzio Patrino”.

L’evento si è svolto in un clima di cordoglio e vicinanza alla presidente dell’Associazione, Angela Diceglie colpita da un lutto improvviso.

A presiedere l’evento è stata dunque la vice-presidente Aurelia Iurilli.

Commercianti, medici, insegnanti, artiste, donne semplici, eroine, nel loro piccolo, che dovrebbero essere ricordate per il loro cuore d’oro e per “aver dato lustro alla comunità con il loro esempio, con il loro ‘fare’, con il loro essere persone di riferimento” come ha sottolineato il Sindaco Vito Lionetti.  

“Non è facile il percorso umano e professionale di una donna”, ha continuato il Sindaco, andando a toccare quello che poi sarà il cuore di tutta la presentazione. Infatti le biografie  rappresentano un’occasione per parlare di un tema attuale e importante quale il ruolo della donna nella società. Enza Luiso (una delle donne raccontate) dice che non è stato affatto facile raggiungere alcuni obbiettivi soprattutto per una donna degli anni ’60. Qualcosa è cambiato oggi da allora?

La psicologa Anna Maria Mastrollillo ha sottolineato come queste figure raccontate nella plaquette, siano esempi di donne eccezionali, di grande carisma e di grande forza, che anche nel loro piccolo si sono distinte per la loro tenacia, tuttavia non si può negare che non per tutte sia così, ci sono ancora donne che al giorno d’oggi non riescono ad emergere, che sono ancora intrappolate negli stereotipi di genere che la vogliono inferiore e sottomessa all’uomo.

Altro tema affrontato durante la presentazione è quello della violenza sulle donne, oggi più attuale che mai. Come sottolinea  la Presidente dell’Associazione “No more-difesa donna”, Raffaella Casamassima, questo evento non è solo l’occasione di parlare di donne illustri, ma è anche l’occasione per sensibilizzare i cittadini su un tema così attuale e così impellente come la violenza sulle donne. Violenza che ormai assume le forme più diverse e disparate come violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica, “e in questo contesto culturale che si annidano forme di discriminazione del mondo del lavoro” prosegue l’avvocatessa Casamassima andando poi ad affrontare la questione delle disparità a livello lavorativo che ci sono tra uomini e donne, disparità sui privilegi, sui salari. “Una battaglia ancora da sostenere con forza – ha detto la Casamassima – è quella delle ‘dimissioni in bianco’, odiosa pratica che alcuni datori di lavoro attuano chiedendo alle donne lavoratrici di firmare dimissioni in bianco, utili in caso di gravidanza ad espellere dall’impresa la futura mamma, considerata a torto un costo per l’azienda”.

Il professor Luca Gallo ha, alla fine del suo intervento, osservato come la soluzione per eliminare questa disparità di genere sia quella di “sostituire il contesto duale e gerarchico in cui vivono l’uomo e la donna oggi, con un codice ugualitario simmetrico che riconosce ad entrambi gli stessi diritti e doveri”.

Alla fine della presentazione sono state lette le biografie di tre di queste grandi donne come quella di Donna Santa Uva, ostetrica e donna di gran cuore considerata un po’ “la mamma” di tutti i cassanesi; è stata letta la biografia di Aurora Palazzo, studentessa intraprendente, insegnante e farmacista; infine è stata ricordata anche Clelia Nuzzaco, insegnante amata che credeva nella grandezza della sua professione, vista più come missione.

Sfogliando le pagine di questa piccola raccolta (reperibile presso la Biblioteca Civica versando un piccolo contributo), non si può non notare la mancanza di alcune figure importante per la storia di Cassano e non solo per il panorama femminile locale: una per tutte Maria Pia Di Medio, primo Sindaco donna nella storia del nostro paese.

Nonostante la rilevanza che questa donna ha avuto, non foss’altro che per il ruolo istituzionale che ha rivestito,  il suo nome non compare nella plaquette.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *