“Cantieri di Cittadinanza”: iscrizioni presso i CAF
Con una nota, il Comune di Cassano informa i cittadini che è possibile presentare domanda di accesso ai Cantieri di Cittadinanza – misura di contrasto al disagio sociale destinata a soggetti in condizione di particolare fragilità – candidandosi on line sul portale www.sistema.puglia.it/
Le domande potranno anche essere presentate gratuitamente rivolgendosi ai CAF convenzionati con l’Ambito Territoriale n. 5, che include il nostro Comune.
I CAF cassanesi convenzionati sono:
– CAF CGIL in via dei Mille, 7-9;
– CAF ITALIA di piazza Rossani, 12 e di via F.lli Rosselli, 19.
Le domande di accesso non possono essere presentate tramite gli sportelli dei Comuni o i Centri per l’Impiego. Sarà poi la Regione a stilare la graduatoria e a determinare chi potrà accedere alla misura.
I Cantieri di cittadinanza sono “cantieri di lavoro” per la realizzazione di opere e servizi di pubblica utilità a fronte di misure di sostegno al reddito. Si percepisce un reddito, in sostanza, in cambio dell’esecuzione, per un certo periodo di tempo, di lavori di cura dei “beni comuni”.
I Cantieri di Cittadinanza durano da 6 a 12 mesi e prevedono una indennità per il partecipante di 23 euro a giornata (massimo 500 euro al mese).
Possono beneficiare della misura le persone disoccupate da almeno 12 mesi, non percettori di alcun ammortizzatore sociale e/o sostegno al reddito, iscritti presso i Centri Territoriali per l’Impiego, e che si trovino in condizione di svantaggio per l’accesso al mercato del lavoro; persone giovani e adulte, con età non inferiore ai 18 anni, che non abbiano mai avuto accesso al mercato del lavoro (inoccupati), iscritti presso i Centri Territoriali per l’Impiego, che si trovino in condizioni di svantaggio per l’accesso al mercato del lavoro e che richiedano di accedere a un percorso di inclusione socio-abilitativo-lavorativo; persone in condizione di specifiche fragilità sociali già prese in carico dai Servizi sociali del Comune o dell’Ambito territoriale, quali possono essere ad esempio i disabili adulti, gli ex detenuti o le persone nel circuito penale sottoposte a misure restrittive alternative alla pena detentiva, donne sole con o senza figli minori vittime di violenza e sfruttamento, persone con disabilità che abbiano concluso il proprio percorso terapeutico-riabilitativo e che richiedano di accedere a un percorso di inclusione socio-abilitativo-lavorativo.
Non possono beneficiare della misura le persone che siano già coinvolte in percorsi di lavoro socialmente utile (LSU), ovvero in percorsi di formazione-lavoro di cui al programma nazionale Garanzia Giovani, beneficiari PROVI, o “care giver” per Assegni di Cura.
Questi, pertanto, i requisiti minimi di accesso:
– persone disoccupate da almeno 12 mesi non percettori di trattamenti previdenziali e iscritti presso i centri per l’impiego e che abbiano rilasciato dichiarazione di immediata disponibilità a svolgere attività lavorativa;
– persone inoccupate;
– persone residenti da almeno un anno in uno dei Comuni dell’Ambito Territoriale in cui presentano la domanda, alla data di presentazione della stessa;
– persone il cui ISEE familiare non è superiore a 3000,00 euro.
Questi, invece, i criteri di priorità per la definizione della graduatorie degli aventi diritto:
– donne sole con figli minori;
– giovani in età fino ai 29 anni compiuti;
– persone nel cui nucleo familiare vi siano almeno 3 figli minori;
– persone con disabilità accertata (certificazione di invalidità superiore al 60%);
– persone non occupate che versino in condizioni di grave deprivazione materiale e in condizioni sociali a grave rischio di marginalità, da evidenziare con il concorso del Servizio Sociale dei Comuni associati in Ambito.