Politica

Dal “Bilancio partecipato” al Bilancio posticipato

maggioranza lionetti

Con una lunga “nota”, l’Amministrazione Lionetti spiega le scelte di quello che è il suo primo, vero Bilancio di Previsione atteso che quello dell’anno scorso fu in gran parte frutto della gestione precedente ovvero l’amministrazione Di Medio. Un Bilancio che arriva in ritardo rispetto alla scadenza del 30 luglio: per la prima volta nella storia del nostro Comune, infatti, è stato posticipato, rischiando una nota di sollecito dalla Prefettura di Bari.

Quali sono, in sostanza, le scelte di “Rinascita”? Che cosa devono attendersi i cittadini cassanesi?

Innanzitutto va rilevato che di Bilancio “partecipato”, ovvero realizzato con il concorso dei cittadini, non c’è traccia. Nonostante fosse uno dei punti cardine della campagna elettorale della lista poco più di un anno fa, della partecipazione dei cittadini non se ne è fatto più nulla. Almeno per quest’anno, perché come dice il capogruppo Paparella, c’è sempre tempo: per abbassare le tasse e per coinvolgere direttamente i cittadini nel decidere come e dove spendere i propri soldi.

Poi ci sono i tagli.

Sotto la scure della Giunta Lionetti sono finiti il Polisportivo Comunale, i servizi di pulizia e guardiania del Palazzo “Miani-Perotti”  ma anche le indennità di Sindaco, assessori e Presidente del Consiglio Comunale nonché del portavoce del Sindaco per finire ai servizi a domanda individuale.

Polisportivo

La “nota” parla di un futuro accordo con le Associazioni sportive cassanesi per la gestione del complesso di via Grumo. Fatto sta che dal 1° settembre prossimo il Comune taglierà i 10mila euro mensili previsti finora in Bilancio: senza tale accordo il Polisportivo chiuderà i battenti.

Anche perché già nel febbraio scorso la Giunta comunale deliberò un “indirizzo politico” per bandire un’unica gara per la gestione di Polisportivo e altre strutture comunali nonché la piccola manutenzione (strade, impianti, ecc.) che è ancora in piedi.

Se l’accordo con le associazioni non dovesse andare in porto, probabile si proceda con il piano B. Quasi certamente i Lavoratori Socialmente Utili ora impiegati al Polisportivo saranno utilizzati in altri servizi comunali mentre non è chiaro cosa farà il personale in forza alla attuale società che gestisce l’impianto.

Municipio e Palazzo “Miani-Perotti”

Taglio del 50% delle ore sia per la pulizia che per il presidio da settembre a dicembre 2015. Il personale, dipendente della Puli Professional che ha in proroga il servizio, lavora oggi per 4 ore al giorno (e l’unico operaio per 6 ore). Il taglio, dunque, potrebbe comportare una significativa rimodulazione degli orari per la Biblioteca, l’Emeroteca e il Museo-Pinacoteca. Nel frattempo il Comune dovrà bandire la nuova gara d’appalto.

Servizio mensa e scuolabus

Per i “servizi a domanda individuale” (mensa scolastica, scuolabus) sarà introdotto il nuovo e contestato modello ISEE: ciò permetterà, nelle intenzioni dell’amministrazione, di rimodulare le tariffe. In altre parole: aumenti in vista. Per le famiglie meno abbienti (e che più necessitano del servizio) non dovrebbero esserci grosse variazioni mentre pagheranno di più le famiglie cassanesi con reddito più alto.

Taglio (fino a dicembre) degli stipendi degli amministratori

Dovrebbe essere di circa il 30% il taglio che Sindaco, Presidente del Consiglio Comunale, assessori e portavoce del Sindaco hanno apportato alla propria indennità mensile, ma solo fino a dicembre. Poi: tutto come prima. Stesso taglio (e stesso periodo) per i Funzionari comunali.

Energia

Non c’è ancora l’appalto per la gestione dell’impianto di pubblica illuminazione (P.I.) ma il Comune provvede a dotarsi (a 15mila euro l’anno) di un “energy manager” ovvero un esperto che dovrà dire agli amministratori dove e come risparmiare sull’utilizzo dell’energia elettrica. Scommettiamo che il primo passo sarà quello di bandire una gara d’appalto per l’impianto di P.I.?

La nota del Comune

Rimandando al Consiglio Comunale per cifre e numeri (convocato per il 27 agosto, quasi un mese dopo il termine ultimo previsto dalla legge) ecco di seguito la nota del Comune.

 

“La redazione del bilancio preventivo rappresenta il momento fondamentale della vita di un Comune. In questa fase si cercano e si impegnano le risorse finanziarie per soddisfare tutte le necessità di una comunità.

Per un amministratore locale è questo il tempo delle scelte e della responsabilità. 

E l’amministratore locale il più delle volte è chiamato a compiere tali scelte tra spinte demagogiche, fomentate da una politica che ha poco a cuore le sorti di un paese e che mira solo a riconquistare le posizioni perse, rivendicazioni di interessi di parte, in danno del bene comune, e il furore dell’antipolitica, che spesso ha solo l’obiettivo di distruggere e non di costruire.

E oggi queste gravose scelte devono essere fatte, inoltre, in una situazione generale della finanza pubblica che, come è noto a tutti, segna una progressiva riduzione delle risorse a disposizione dei Comuni e vincoli sempre più rigidi nelle leggi che consentono di scegliere come allocare le somme del bilancio.

Da tempo ormai è così anche per il Comune di Cassano.

Solo quest’anno, tra il taglio dei trasferimenti statali e gli obblighi legati alla nuova contabilità, il bilancio certifica circa 400mila euro in meno a disposizione del nostro Comune, una cifra che restringe in maniera drastica le possibilità di intervento dell’amministrazione comunale su tutti i fronti.

Inoltre, così come previsto dalla legge, è stato necessario accertare i residui attivi e passivi per la redazione di un bilancio rispondente alla realtà delle risorse utili e spendibili e non riferito, come è accaduto nel passato, a risorse finte e disponibili solo sulla carta.

Spesso la conseguenza di una situazione così fortemente critica è il ricorso all’inasprimento delle tasse per famiglie e aziende, con l’obiettivo di trovare le risorse per assicurare i servizi essenziali alla collettività. Una scelta che questa Amministrazione comunale, diversamente da tanti altri enti locali, ha deciso di non fare.

La tassazione a carico dei cittadini per il 2015 è stata sostanzialmente confermata. Non ci sarà nessun particolare aggravio dei tributi locali, contrariamente a quanto qualcuno si sta affannando ad urlare ai quattro venti. Ma di urla si parla, non di ragionamenti seri e, ripetiamo, responsabili.

L’amministrazione comunale di Cassano ha deciso, invece, di percorrere un’altra strada.

Il momento della redazione del bilancio, infatti, può e deve trasformarsi anche in un momento propizio per rivedere in maniera profonda come spende un Comune e su cosa.

“Spending review”, riqualificazione, ristrutturazione della spesa, nomi diversi ma per definire la stessa cosa: non tagli lineari, ma riduzione o eliminazione di spese non indispensabili o che in passato sono state sovradimensionate rispetto alle reali esigenze dell’ente.

In questa logica, per far quadrare i conti senza togliere nulla dalle tasche dei cittadini, abbiamo deciso, tra gli interventi più significativi, approvati dalla Giunta e che sottoporremo all’approvazione del prossimo Consiglio Comunale, di cessare a partire dal mese di settembre il servizio di gestione e presidio del Polisportivo comunale e di ridurre nella misura del 50 per cento le somme previste per gli affidamenti dei servizi di pulizia e presidio presso il Palazzo Marchesale Miani-Perotti, sede della Pinacoteca e della Biblioteca, e degli immobili comunali, cioè le sedi di Piazza Moro, Piazza Rossani e Polizia Municipale.

Chiariamo subito che il Polisportivo continuerà ad essere aperto e fruibile per tutte le associazioni sportive, con le quali ci accorderemo a stretto giro per le modalità di gestione, ma si cesserà un’assegnazione in proroga non solo eccessivamente onerosa per l’Ente, ma anche non più reiterabile anche dal punto di vista legale e normativo. Ciò fatto, il Polisportivo ha necessità di una profonda ristrutturazione e di un modello di gestione efficace. Resta uno dei principali impegni che cercheremo di portare a termine entro la fine del nostro mandato.

Tra gli altri interventi sono state rimodulate anche le tariffe per i servizi a domanda individuale (mensa e trasporto scolastico) che, a partire da gennaio 2016, saranno ricalibrate in funzione del reddito ISEE. I loro valori oggi sono di gran lunga inferiori rispetto a quelli di molti altri Comuni vicini e il livello di copertura del servizio da parte dell’utenza è particolarmente minimo, con un costo che è scaricato in gran parte sulla collettività. La rimodulazione, in ogni caso, garantirà lo stesso livello di spesa per la fruizione del servizio da parte delle persone con i redditi più bassi e che ne hanno realmente bisogno.

Ma anche la politica locale e la struttura comunale ci metteranno del proprio.

Nell’intento di contribuire al contenimento della spesa del Comune verrà rivista in maniera importante, nel periodo da agosto a dicembre, l’indennità di funzione per il sindaco, gli assessori, il presidente del Consiglio comunale e il compenso per il portavoce.

Alla riduzione delle uscite contribuiscono anche i dipendenti comunali. Sono state ridotte, infatti, le indennità di posizione del 30 per cento per i responsabili di settore.

Accanto a questi provvedimenti abbiamo messo in atto una generale revisione delle uscite correnti, non intaccando i servizi più importanti, come la spesa sociale a favore di chi è più in difficoltà.

Nell’ambito sempre della razionalizzazione e della diminuzione della spesa, tra gli interventi si segnalano quello relativo all’abbattimento dei consumi energetici (è già attivo l’impianto di produzione di energia elettrica sulla scuola di Via Convento e abbiamo candidato anche la Scuola Media ad un altro finanziamento per le stesse finalità) e quello dell’istituzione della figura dell’energy manager, il quale ci aiuterà a risparmiare sulla bolletta energetica e a rendere più sicuri e migliori gli impianti pubblici.

Una manovra, questa del 2015, particolarmente difficile, ma che – salvo le ulteriori restrizioni che ci potrebbero riservare in futuro le nuove normative in tema di finanza locale – getta le basi per un rilancio del paese, dotato, finalmente, di un bilancio sano ed in equilibrio.

 

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