Cultura

#ioleggononcensuro

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Questa settimana, dal piccolo osservatorio sul mondo della lettura che è la nostra libreria, vogliamo unirci anche noi al coro di tutti i librai, i bibliotecari, gli insegnanti e i lettori che hanno lanciato una protesta virale nei confronti della lista dei 49 libri banditi. Se non sapete di cosa stiamo parlando, occorrerà fare un piccolo passo indietro, a quando, pochi mesi fa la giunta del Comune di Venezia stilava una lista di libri sul tema delle diversità da far adottare nei nidi e nelle scuole dell’infanzia. Quella lista fece scalpore, al punto che rappresentanti della destra estrema minacciarono roghi di libri (sì, c’è ancora qualcuno in giro convinto che si possano bruciare i libri, per bambini poi…). Ovviamente la famigerata lista divenne cavallo di battaglia nelle elezioni comunali dei mesi scorsi, con la promessa che una volta eletto, il nuovo sindaco avrebbe provveduto a ritirare tutti i libri della lista nera dalle scuole. E così sta accadendo, con il più demagogico degli epiloghi.

Non sta a noi dirvi se questi libri siano o meno pericolosi per la crescita dei vostri figli. È il singolo genitore a decidere come educare, ma per farlo dovrebbe, a nostro parere, sapere di cosa si sta discutendo. A noi può sembrare ridicolo censurare dei classici della letteratura dell’infanzia come Piccolo blu e piccolo giallo, Pezzettino o A caccia dell’orso, attribuendogli forzatamente significati occulti che non riusciamo a vedere. Ma ancora una volta ci rimettiamo al giudizio dei genitori, il nostro compito è quello di mostrare, spiegare, consigliare, nulla di più. Ma non parlateci di roghi o di censura, lasciamo questi rimedi per il medioevo.

Volutamente sin qui non abbiamo nominato la “teoria del gender” perché ci pare una definizione nebulosa, sotto la quale si vuole far passare ogni libro o approccio educativo che educhi alla diversità. Che qualcuno ci spieghi in quale punto di A caccia dell’orso si fa riferimento al gender.

Ci auguriamo che la lista in oggetto possa essere davvero uno stimolo alla curiosità dei genitori e degli educatori a conoscere un tipo di letteratura per l’infanzia che vada al di là degli stereotipi e che possa comunicare ai bambini dei messaggi importanti.

Se invece siete alla ricerca di una lettura per adulti, che affronti i temi senza pregiudizi dell’omosessualità e dell’omogenitorialità, vi consigliamo un romanzo che ci ha commossi e ci ha fatto molto riflettere: Sei come sei* di Melania Mazzucco.

Eva ha due padri. O meglio, li aveva, perché papà Christian non c’è più e la legge non permette che lei continui a vivere con papà Giose. Cosa accade nella vita di una ragazzina che viene improvvisamente portata via da quello che fino a un momento prima rappresentava tutto il suo mondo? E nella vita di un genitore definitivamente privato della sua famiglia? Melania Mazzucco prova a entrare con dolcezza in un argomento spinoso, sulla cui importanza non ci interroghiamo ancora abbastanza.

*Sei come sei, Melania Mazzucco, Einaudi, € 17,50

 

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