Cronaca

Lavoro nero: controlli in aziende agricole cassanesi

guardia di finanza

Continua incessante l’attività dei Finanzieri del Comando Provinciale di Bari per arginare il triste e deprecabile fenomeno del “caporalato” e dell’utilizzo di lavoratori in nero e/o irregolari nel settore agricolo.

In particolare sono stati eseguiti una serie di controlli su strada e accessi ispettivi in diversi fondi nei confronti di 36 tra aziende e società agricole, operanti a Bari, Barletta, Canosa di Puglia, Andria, Minervino Murge, Bitetto, Bitritto, Capurso, Triggiano, Valenzano, Conversano, Noicattaro, Polignano a Mare, Mola di Bari, Bitonto, Palo del Colle, Adelfia, Sannicandro di Bari, Gioia del Colle, Turi, Casamassima, Altamura e Cassano delle Murge.

I controlli sinora eseguiti hanno riguardato aziende e persone fisiche emerse a seguito di specifica attività di analisi di rischio (volume d’affari/numero di lavoratori, rapporto tra numero complessivo giornate uomo e numero lavoratori rilevato dalle banche dati INPS e S.I.A.N. – Sistema Informativo Agricolo Nazionale – in comparazione con il numero di giornate per coltura stabilito dalla Regione Puglia), nonché risultanze investigative, sopralluoghi ed attività di osservazione.

Per le situazioni di lavoro “in nero” rilevate sono state avviate le procedure per l’irrogazione della “maxisanzione”, che va da un minimo 1.950 euro ad un massimo di 15.600 euro per ogni posizione irregolare, ai sensi della normativa di settore.

Nel settore del sommerso da lavoro, dall’inizio dell’anno, il Comando Provinciale Bari, a mezzo dei propri Reparti dipendenti ha accertato complessivamente quanto riportato nella tabella sottoindicata.

COMANDO PROVINCIALE BARI

GUARDIA DI FINANZA

NUMERO INTERVENTI

(periodo gennaio agosto 2015)

324

LAVORATORI “IN NERO”

580

LAVORATORI “IRREGOLARI”

781

SETTORI ECONOMICI

Numero

Violazioni constatate

LAVORAZIONE CARNI

300

SMALTIMENTO RIFIUTI

265

MOBILE IMBOTTITO

231

TESSILE

177

RISTORAZIONE

151

AGRICOLTURA

116

EDILE

53

ALTRO

68

L’impegno della Guardia di Finanza in materia di sommerso da lavoro, continuerà incessantemente con un’azione preventiva, ancorché repressiva, nel rispetto delle leggi vigenti: detta azione ha il fine di tutelare i diritti e la dignità dei lavoratori e degli operatori economici “onesti”, più di tutti danneggiati da questi fenomeni illegali.

 

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