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Inaugurata la nuova Piazza Mario Rossani

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E’ stato il nipote del maggiore Mario Rossani, l’ing. Antonio a scoprire – assieme a sua moglie e a due bambini cassanesi – il tricolore che avvolgeva il busto bronzeo dell’eroe che morì sulla vetta “Cesare Battisti” il 27 giugno 1918, a Prima Guerra Mondiale quasi conclusa.

Ecco la “nuova” piazza Rossani, inaugurata ieri sera grazie all’impegno della Fondazione “Albenzio-Patrino”, alla neonata associazione “CassanoCentro” presieduta da Maria Pia Di Medio e all’Amministrazione Comunale, alla presenza di numerose autorità civili e militari fra cui il Prefetto di Bari, Carmela Pagano, il Generale di Brigata Giovanni Cataldo, Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”; il Comandante dell’Esercito “Puglia”, comando territoriale della Regione Militare Sud Generale Natalino Madeddu; il Generale di Squadra Aerea Franco Girardi, Comandante della 3^ Regione Aerea di Bari; il Questore di Bari, AntoniDe Iesu; il Comandante regionale della Guardia di Finanza della Puglia, generale di divisione Giuseppe Vicanolo; il Presidente della Commissione Difesa del Senato, Nicola Latorre; il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Vincenzo Molinese e il Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Mario Loizzo oltre a sindaci e assessori di numerosi paesi viciniori e al vicesindaco dell’area metropolitana di Bari Vincenzo Brandi a cui ha fatto da padrone di casa il sindaco di Cassano Vito Lionetti.

 

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Il nipote del Maggiore Rossani, Antonio assieme a sua moglie e ai due bambini cassanesi che hanno scoperto il busto della Medaglia d’Oro al V.M.

 

Una piazza stracolma di piccoli cittadini, con le insegnanti delle scuole cassanesi ed i genitori del Comitato “Perotti-Ruffo” e tante persone che hanno voluto ricordare il maggiore Rossani, Medaglia d’oro al Valor Militare che con sacrificio e amor patrio, così come pronunciava la motivazione del riconoscimento letta dal Presidente della Fondazione, Francesco Giustino, portò in alto i valori del coraggio e del dovere.

“E’ al suo sacrificio che dobbiamo guardare ogni giorno – ha esortato il nipote del Maggiore, giunto da Crema, dove vive, per la cerimonia – e anche se io non l’ho conosciuto personalmente, tutti i miei familiari hanno sempre guardato a lui come uomo di grande forza morale e con salde radici nella terra cassanese”.

Anche la fondatrice della Fondazione “Albenzio-Patrino”, prof. Antonia Patrino ha voluto dedicare al maggiore un breve pensiero, ponendolo come “esempio per tutta la classe dirigente: la sua vita vale più di cento riforme della pubblica amministrazione” ed ha poi annunciato la nascita di un Premio Nazionale “Mario Rossani” di cui è stata fissata già la data della cerimonia finale ovvero il 26/27 giugno 2016.

 

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In precedenza il sindaco di Cassano aveva ricordato come il ricordo sia di Rossani che dell’altro soldato, il primo cassanese morto nella Grande Guerra esattamente 100 anni fa, Nicola Lucarellici devono insegnare concretamente come quella generazione di giovani fu spazzata via da motivazioni che magari loro stessi non capivano e che oggi non possiamo dimenticare, pena il ripetersi di quegli errori”.

 

 

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A Lucarelli, nel pomeriggio presso il Cimitero Comunale, le Autorità avevano reso onore deponendo una corona d’alloro, alla presenza del picchetto di onore del 7° Reggimento Bersaglieri-Bgt Pinerolo, benedetta da don Nunzio Marinelli.

Il Presidente della Commissione Difesa del Senato, Nicola Latorre ha voluto fare un parallelo significativo fra il ricordo di questi due giovani cassanesi e quel che sta avvenendo proprio in questi giorni a poche migliaia di chilometri dall’Italia, laddove erigendo muri e filo spinato si tenta di mettere in discussione una Europa unita che ha garantito decenni di pace fra Nazioni che prima si combattevano.

“Questi morti – ha detto Latorre – devono insegnarci che nazionalismi esasperati ed egoismi possono condurre a soluzioni che vedono nella guerra una delle ipotesi più accreditate, come accaduto in passato e dunque è presiozo il lavoro che state facendo qui a Cassano di riscoperta della memoria perché fatti del genere non debbano ripetersi”. 

 

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Al termine della serata, in piazza Moro concerto della fanfara del 7° Reggimento Bersaglieri-Bgt Pinerolo che sul palco ha eseguito applauditi brani militari ma anche di musica leggera che il folto pubblico cassanese e le autorità hanno molto apprezzato.

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