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Piano d’Ambito: a rischio i servizi per disabili

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Il mancato rispetto del Patto di Stabilità interno del Piano di Zona-Ambito 5 (per la gestione dei servizi sociali,  cui appartiene anche Cassano) sta facendo traballare la poltrona del Coordinatore Ubaldo Pagano  ma soprattutto mette a rischio la continuità, per il 2016, di una serie di servizi erogati dall’Ambito fra cui quello di Assistenza Specialistica per gli alunni con grave disabilità.

In questi giorni i genitori dei ragazzi che a scuola necessitano di tale essenziale supporto hanno avviato una raccolta di firme su Cassano delle Murge, Acquaviva delle Fonti e in altri paesi dell’Ambito per allertare i responsabili della varie realtà – Regione, Istituti scolastici, Comuni e ovviamente lo stesso Coordinamento Istituzionale dell’Ambito che ha sede a Grumo Appula – affinchè provvedano per tempo a fornire tale servizio senza soluzione di continuità.

Già esso, infatti, è ben al di sotto delle necessità: appena 7 ore per ogni Istituto, fino a fine anno. Se poi, a causa del mancato rispetto del Patto, si dovessero tagliare i fondi, la gravità aumenterebbe.

La preoccupazione principale dei genitori, infatti, è che a tutt’oggi, quando mancano appena due mesi e mezzo alla fine dell’anno, non è stata avviata alcuna procedura per l’espletamento della nuova gara e l’affidamento del servizio: “tutto questo porterà gravi ripercussioni sulla qualità dell’intero servizio scolastico e sul rendimento e la qualità di vita degli alunni diversamente abili riducendo, di fatto, le possibilità di recupero psico-fisico e di inserimento sociale dei nostri figli, e comprometterà, in definitiva, lo stato di salute già precario, in considerazione della peculiare funzione terapeutica che l’Assistenza specialistica qualificata ha per le disabilità di tipo neuro-psichico” scrivono i genitori nella lettera inviata alle Istituzioni.

Che aggiungono: “se il Servizio di Assistenza Specialistica non avrà continuità a partire da gennaio 2016, si prospetterà una palese violazione del Diritto allo Studio, diritto stabilito dalla Costituzione e ribadito da numerose leggi e si creerà perciò un’ulteriore e profonda discriminazione tra i bambini normodotati e quelli meno fortunati”.

Naturalmente anche gli altri Servizi forniti dall’Ambito ai disabili e alle categorie deboli (si pensi al Servizio Assistenza Domiciliare Integrata) subiranno le stesse gravi problematiche di erogazione e per il nuovo anno si rischia la completa cessazione dei Servizi.

A questo punto spetta ai singoli Comuni sopperire alle necessità dei nostri piccoli concittadini e delle loro famiglie: più che discettare su dove potrebbe essere allocata la nuova sede dell’Ambito (se a Cassano o ad Acquaviva, visto che Grumo pare voglia rinunciare) farebbero bene a studiare per tempo i modi di intervento per sopperire ai servizi che il Piano, a breve, potrebbe smettere di erogare.

 

 

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