Attualità

Mensa e scuolabus, genitori arrabbiati per gli aumenti

mensa scuola

Non ci stanno i genitori degli alunni cassanesi agli aumenti decisi dall’Amministrazione comunale sulle tariffe di scuolabus e mensa scolastica.

E chiedono al sindaco Vito Lionetti di rivedere le tariffe: il primo cittadino si impegna, chiede di rivedersi a fine novembre ma sa bene che i margini di manovra sono pressoché inesistenti.

Come è noto la Giunta Comunale ha deciso di introdurre quest’anno il nuovo modello ISEE che comporta – dietro lo slogan “chi più ha, più paga” – un notevole aumento dei prezzi sia delle corse dello scuolabus che della mensa scolastica press le scuole cassanesi, a partire da gennaio 2016.

I genitori non sapevano nulla delle decisioni prese in Giunta, lo scorso luglio, ratificate in Consiglio a fine agosto e stando a quanto dichiarato da alcuni fra essi l’hanno saputo da questo giornale (leggi l’articolo).

Da qui un tam-tam che si è diffuso chiedendo un incontro con l’Amministrazione, purtroppo a cose fatte.

Dal Comune, infatti, nessuna comunicazione o discussione preventiva è stata intrapresa ma solo a tariffe decise, aumenti compresi. Da qui lo scoramento di molti genitori che lo scorso 6 ottobre si sono incontrati con il Sindaco e l’assessore ai Servizi Sociali Enza Battista nel corso di una riunione convocata in Biblioteca dalla Presidente del Consiglio d’Istituto Maria Luisa Abbruzzese.

Ai genitori che chiedevano spiegazioni Lionetti ha spiegato che la legge impone una copertura del servizio superiore a quella attuale e dunque l’amministrazione si è adeguata anche inserendo il nuovo modello ISEE che eleva il reddito delle singole famiglie poiché contempla numerose voci che nel vecchio ISEE erano trascurate.

Il problema, però, è che non vi sono agevolazioni né sconti nella manovra decisa dal Comune: né per le famiglie numerose né per quello che povere non sono ma che hanno sicuramente un ISEE superiore ai 3000 euro annui e che si trovano a dover pagare aumenti considerevoli fra scuolabus e mensa.

La riunione si è sciolta con  un solo impegno: rivedersi a fine novembre e capire quante famiglie “colpiranno” le nuove tariffe in aumento anche se ci sarà comunque poco da fare dato che quelle cifre sono già nel Bilancio Preventivo 2015 e dunque vi si potrebbe metter mano solo l’anno prossimo. 

 

 

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