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Gioventù Calcio, sport e corretta alimentazione

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«Lo sport è conoscenza, lo sport è cultura». Con queste parole Alessio Mossa, giovanissimo preparatore atletico della Gioventù Calcio Cassano, ha aperto il suo intervento durante la presentazione delle attività della società sportiva cassanese.

Lo scorso lunedì, infatti, presso il Milan Club di viale Unità d’Italia, la società biancazzurra guidata da Pino Quatraro ha promosso un incontro per rendere note le sue iniziative in campo sportivo e fornire, tramite le consulenze di un medico e di una nutrizionista, importanti consigli per i genitori che indirizzano i propri figli verso una qualsiasi attività sportiva.

Società fondata nel 2008, la Gioventù Calcio Cassano si rivolge alla formazione nel mondo del calcio tanto di ragazzi quanto di ragazze compresi tra i 5 e i 14 anni.

Non è un caso, infatti, che la squadra si prepara ad affrontare il Campionato Provinciale Giovanissimi e si pone come obiettivo il raggiungimento in tempi abbastanza rapidi del campionato regionale. Tutto questo, però, come da regolamento fondante della società, è da raggiungere attraverso una collaborazione e una crescita comune tramite l’interazione tra i vari ragazzi che partecipano alle attività.

L’incontro è stato aperto da un intervento del sindaco Vito Lionetti, il quale, anche in virtù del proprio ruolo di maestro elementare, ha detto di trovarsi molto a suo agio e di essere contento di essere circondato da ragazzi. Ha auspicato, inoltre, che la squadra possa concepire e maturare un reale e leale gioco di squadra per il raggiungimento degli obiettivi e che questo sarebbe un bel segnale contro la dilagante caratteristica dei nostri tempi che vede i ragazzi molto più dediti alla socializzazione tramite strumentazioni digitali, piuttosto che direttamente con i loro coetanei.

Il primo cittadino, in conclusione, ha parlato dell’annosa questione degli spazi sportivi a Cassano: ha parlato della nuova “gestione partecipata” del Polisportivo da parte delle varie squadre cassanesi (con un canone di affitto di 8000 euro per quattro mesi, a fronte degli 11.000 euro mensili sborsati dal Comune alla vecchia società che gestiva l’impianto) e l’attesa per la pubblicazione di un nuovo bando per una nuova assegnazione della gestione.

A ruota l’intervento di Alessio Mossa. Giovane laureando in Scienze delle attività motorie e sportive presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Mossa ricoprirà l’incarico di preparatore e tecnico della squadra. Deciso il suo attacco verso coloro che si professano “cultori del benessere fisico e sportivo”, ma che non hanno nessun titolo per esercitare una tale professione, la quale richiede una buona dose di conoscenza teorica e una approfondita consapevolezza delle funzioni e delle possibilità di lavoro del corpo umano.

Di qui l’invito ai genitori presenti in sala ad avere cura nello scegliere le società sportive presso le quali fare svolgere attività fisica ai propri figli e l’esortazione ad affidarsi solamente a gente qualificata. Come obiettivo finale della società anche Mossa indica la crescita umana, oltre che professionale nei limiti delle varie capacità, da parte dei vari ragazzi.

Hanno chiuso il cerchio dei conferenzieri la dottoressa Imma Cascione, nutrizionista di Taranto, e Giusy Losito, dottoressa presso l’ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti.

Entrambe le dottoresse hanno raccomandato i genitori sul tipo di regime alimentare da fare seguire ai propri figli, non solo in esclusiva funzione dell’attività sportiva che si troveranno a svolgere, ma anche, e soprattutto, primariamente per il loro benessere, presente e futuro. Di qui il consiglio di portare in tavola per tutti i componenti della famiglia, per favorire una condivisione quasi comunitaria del cibo da consumare, legumi, pane e pasta integrale (con moderate quantità per i più giovani, tuttavia), pomodori e pesce. Altro consiglio molto importante è stato quello di rispettare la stagionalità dei vari prodotti che si portano in tavola, di modo da assicurare ai ragazzi freschezza e massima genuinità.

Prima di una tornata di domande, soprattutto da parte delle varie mamme presenti, circa, appunto, i vari cibi da dare o non dare ai propri figli, la dottoressa Losito ha invitato i genitori a prestare molta attenzione a questo tipo di prescrizioni per salvaguardare i figli dai pericoli delle cosiddette “malattie del benessere” come l’obesità giovanile e il diabete di tipo 2.

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