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Che fine ha fatto il Comitato Genitori “Perotti-Ruffo”?

comitato genitori

La domanda se la pongono in tanti, in paese, dopo le molte attività che mamme e papà degli alunni dell’Istituto Comprensivo “Perotti-Ruffo” hanno organizzato negli ultimi anni, diverse con ottimo riscontro, che hanno portato una ventata di freschezza nella nostra comunità e contribuito a sostenere le attività della scuola pubblica cassanese.

Che fine ha fatto, allora, il Comitato Genitori “Perotti-Ruffo”?

Semplicemente non c’è più.

Lo Statuto della compagine, infatti, prevede il rinnovo annuale delle cariche direttive e la conseguente stesura di un programma di attività per l’anno successivo ma è stato proprio in occasione di tale rinnovo che tutto si è bloccato.

I motivi?

Da quello che siamo riusciti a capire – nessuna dichiarazione, né ufficiale né ufficiosa è stata finora resa pubblica – ascoltando alcuni genitori e insegnanti dell’Istituto, ci sono state diversità di vedute, nella scuola, a proposito delle attività da intraprendere e quelle già organizzate.

C’è chi, infatti, intende il Comitato come uno strumento di supporto all’Istituto, con attività da organizzarsi in ambito strettamente scolastico; c’è chi, invece, accanto ad esse, vuole allargare l’orizzonte nel coinvolgere tutti i bambini del territorio cassanese anche perché le attività condotte dal Comitato erano sempre e comunque finalizzate al sostegno della scuola.

Basti pensare che solo nell’ultimo anno il ricavato delle manifestazioni organizzate (oltre 2 mila euro) ha permesso l’acquisto di un impianto stereo completo per la scuola dell’infanzia, di 17 lavagne magnetiche per la scuola di via Convento, una plastificatrice professionale sempre per la scuola elementare di via Convento, una macchina fotografica digitale per la Scuola Media, materiale per un progetto interculturale, un contributo di € 400 più una cassa audio per teatrino per la scuola di via Gramsci nonché altri contributi per alcuni eventi organizzati dalla scuola.

Dinanzi alle divergenze nell’intendere il ruolo del Comitato, i genitori hanno fatto un passo indietro, rinunciando a candidarsi per il rinnovo delle cariche.

In molti ci hanno riferito con grande amarezza la vicenda che –come spesso succede nella piccola Cassano – c’è chi vorrebbe lasciare nascosta nel silenzio di certe stanze, magari più affidata al pettegolezzo che alla visibilità di un giornale.

Genitori che in gran numero si erano impegnati a inventare iniziative, coinvolgere aziende e artigiani locali, metterci soldi di tasca propria pur di fare qualcosa per i bambini cassanesi in un paese che mostra da sempre gravi carenze proprio per i più piccoli.

Per queste festività natalizie il Comitato si era mosso molto tempo fa, supportato da alcune associazioni cassanesi che ci hanno raccontato l’idea su cui stavano lavorando assieme: un intero villaggio dedicata a Babbo Natale che si sarebbe sviluppato nel Centro Storico con luoghi e storie che avrebbero condotto i bambini in un posto magico e avrebbero dato un po’ di ossigeno e lustro all’asfittico programma del Natale cassanese 2015.

Tutto, invece, è crollato, come troppo spesso accade nel nostro paese: sacrifici, tempo sottratto al lavoro e alla famiglia, ogni cosa è andata perduta a causa di chi, magari, vorrebbe la partecipazione dei genitori alla vita della scuola irrigidita negli oramai desueti strumenti dettati dai decreti delegati, quella dove si alza il dito per votare e nei Consigli di classe e di Istituto. Ma guai a fare qualcosa di più.

Però ci chiediamo come fanno nei nostri paesi limitrofi dove la scuola è in perfetta sintonia con il territorio …dove si pensa ai bambini senza nessun interesse …ma pensando e guardando semplicemente con i loro occhi!

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